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Il tredicesimo album di Paul Weller, “A Kind of Revolution”, uscito il 12 maggio, è già parte della storia della musica! Questo lavoro esce a quarant’anni di distanza da “In the City”, il primo disco che lo vedeva leader e compositore dei THE JAM. In questi quarant’anni di grande musica, Weller non ha mai avuto alcun problema a migrare da uno stile all’altro: prima il punk smussato dal r’n’b, poi il pop, il jazz e l’easy listening degli Style Councyl; e infine la lunga carriera solista.
“A Kind Revolution” è stato prodotto e arrangiato da Jan ‘Stan’ Kybert e dallo stesso Paul Weller: 10 canzoni che utilizzano tutte le sfumature precedentemente espresse dall’artista: pennellate di R&B, soul, jazz, funk, e folk.
Paul Weller
Si passa dall’elegante omaggio al pittore Edward Hopper all’energia del rock n’ roll con Woo Sé Mama e Nova, fino a divergere verso la psichedelia o la sperimentazione più elettronica. Questa la grandezza del disco, accompagnata da una forte propensione alla rivoluzione, certo non stiamo vivendo tempi felici e Weller non se ne sta con le mani in mano.
Presto partirà anche un tour mondiale di cui vi anticipiamo alcune date italiane: a Bologna il 10 settembre, l’11 a Torino ed il 12 a Milano, un piccolo antipasto del grande tour con il quale verrà celebrato il 40esimo anno di carriera.