Pubblicato il 13 novembre 2020, per Universal Records, e ispirato ai temi emersi durante l’emergenza da Covid-19, Il cielo non è un limite, anzi, IL CIELO NON È UN LIMITE, è il secondo ep M¥SS KETA, che abbiamo raggiunto per farci di di più su questa ultima uscita e sulle sue aspettative, dai social network al teatro.
Dalla scena clubbing milanese passando per il NY Times, l’aereo di M¥SS KETA sta viaggiando a quote sempre più alte. Come convivi con questa crescente popolarità?
«L’AEREO DI M¥SS VOLA E HA SEMPRE VOLATO A QUOTE ALTISSIME. QUANDO SI HANNO RICONOSCIMENTI ANCHE INTERNAZIONALI NON PUÒ CHE FAR PIACERE, VUOL DIRE CHE CIÒ CHE TRASMETTI È FORTE E ARRIVA».
Il tuo nuovo Ep, Il cielo non è un limite, rappresenta un inno a superare i propri limiti ed uscire dalla propria zona di comfort. Quali limiti hai dovuto superare lavorando a questo progetto?
«NON MI SONO POSTA LIMITI, MI SONO SEMPRE CHIESTA: PERCHÉ NO? E SONO ANDATA AVANTI COSÍ, SENZA FRENI».
E con quali limiti degli altri hai avuto a che fare nell’ambiente discografico/musicale dagli esordi ad oggi?
«I LIMITI SONO TANTI, SOPRATTUTTO IN AMBITO LAVORATIVO E MUSICALE. BASTI PENSARE AI PREGIUDIZI, AI MODELLI PATRIARCALI E MOLTI ALTRI. L’IMPORTANTE È RICONOSCERLI, PARLARNE, FAR CAPIRE CHE SONO LIMITI CONTROPRODUCENTI E REGRESSIVI».
In Rider Bitch affronti il tema del capitalismo/schiavitù che Ken Loach ha descritto in tutta la sua crudezza in Sorry we missed you. Quali valori e principi stiamo sacrificando in questa situazione emergenziale?
«AL MOMENTO IL RISCHIO CHE UN ISOLAMENTO POSSA PORTARE AD UN ECCESSO DI INDIVIDUALISMO È ALTO. PENSO CHE RITROVARSI TUTTI IN UNA SITUAZIONE DRAMMATICA D’EMERGENZA DOVREBBE FAR SVILUPPARE EMPATIA, NON IL CONTRARIO».
Photoshock è un flash sulle nostre paure e sul medioevo digitale in cui rischiamo di piombare. Qual è il tuo rapporto personale con i social e con la tecnologia?
«HO IMPARATO A CONOSCERE IL MONDO DEI SOCIAL E DELLA TECNOLOGIA, BISOGNA SEMPRE TENERE A MENTE CHE DEVONO ESSERE UN MEZZO, UNO STRUMENTO A NOSTRO FAVORE, NON DEI NUOVI CARNEFICI».
Per il singolo Diana ti sei ispirata a una Magna Grecia futurista, quando il “guardare al passato” ha rappresentato un limite o un’opportunità nel tuo percorso professionale?
«DIPENDE SEMPRE DA COME VIENE FATTO. GUARDARE AL PASSATO CON OCCHIO ATTENTO E CRITICO NON PUÒ CHE ESSERE UN’OPPORTUNITÀ PER IL PERCORSO DI OGNUNO».
Performer, scrittrice e conduttrice TV, la tua maschera ti ha accompagnata attraverso diverse forme di espressione artistica. Hai mai pensato di portarla nel luogo in cui è nata, il Teatro?
«NON TI POSSO ASSOLUTAMENTE NEGARE CHE IL PENSIERO C’È STATO, AMEREI TANTISSIMO. PENSO CHE LA STRADA DAVANTI È ANCORA LUNGA E L’OPPORTUNITÀ ARRIVERÀ».
TRACKLIST
IL CIELO NON È UN LIMITE – PROD. RIVA
GIOVANNA HARDCORE – PROD. RIVA
GMBH – PROD. RIVA
RIDER BITCH – PROD. RIVA, UNUSUAL MAGIC – CAMEO: LILLY MERAVIGLIA
PHOTOSHOCK – PROD. RIVA
DIANA FEAT. PRIESTESS – PROD. POPULOUS
DUE – PROD. RIVA – SAMPLE: TWO TIMES, ANN LEE
Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…
Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…