Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Crescendo ho imparato che succedono cose che non t’aspetti.
Che il mondo fosse un’eterna scoperta fatta di cose che non pensavo possibili l’ho capito fin da piccolo, ma che le novità potessero fare male solo crescendo l’ho fatto mio, metabolizzato.
E proprio così è successo che poche ore fa ho saputo di te, del tuo essertene andata così giovane e, come succede in questi casi, ho perso un altro pezzo della mia adolescenza. La tua voce come un giorno di pioggia, di quella leggera ma pungente d’agosto, voce che poteva essere tempesta, straziante, melodica; voce irlandese.
Non perderò tempo a elencare i tuoi successi e le loro atmosfere oniriche e sognanti con i The Cranberries o senza: non è tempo per i dati discografici, anagrafici, statistici, ci sarà un tempo per quelli; ora è tempo dei ricordi personali, intimi e soggettivi che ognuno di noi porta con se, quei flash back che sono persi nella memoria, quei particolari inutili che solo una forte emozione riporta a galla; come quando ascoltavo a ripetizione quel tuo certo brano tornando in corriera dalla scuola.
Ciao Dolores
Grazie
Fabio Gagliandi