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Let’s go, il nuovo flusso dell’arte pop di Angelo Volpe, con le sue tele psichedeliche e le sue superfici calde, sembra minacciare la profondità emotiva dei dipinti astratti di Nunzio De Martino, esposti in spazi attigui, nella galleria di Francesco Annarumma.
Il pop di Volpe semplifica le forme alte dell’arte e rinvigorisce i contenuti bassi e aggressivi della cultura di massa, presi da stampe, poster, giornali, cartoni animati. Le sue opere rappresentano il paradosso del readymade fatto a mano, perché sono la descrizione pittorica dei brand internazionali, di blande immagini di oggetti fatti in serie, di prodotti di case farmaceutiche. La sua versione della Pop Art si avvicina al commentario sociale, su una grande tela, Abraham Lincoln veste i panni di una dolce, sempre giovane, Biancaneve che fa un pic-nic a base di Coca-Cola e hamburger. Il piano pittorico si adatta ai colori primari: prima il campo luminoso e poi il nero dei contorni. Dipinge con il rosa una grande mano, che indica dei fori di proiettile, con il beige i marchi registrati, come Ford, il $, e MTV, sentiti come minaccia sociale. Di blu, giallo e verde alcune pasticche ben note ai consumatori. Incrociando l’arte della pittura con altri media, come fumetto, giornali e cinematografia, prendendo in giro i simboli del consumismo di massa, Volpe induce a guardare la realtà come a una baudelairiana foresta di simboli, che lo spettatore deve imparare a conoscere e a interpretare.
Nunzio De Martino, Sinestetico Show, Napoli 2018
Di contro, la poesia di Nunzio De Martino scorre silenziosa, intima, quasi segreta. Il suo astrattismo è fatto di grafismi primordiali, di grovigli di poliestere e segmenti vibranti, colorati, che si inseguono e si intersecano sulla tela con un ritmo quasi musicale, un’emozione autobiografica. Fili di cotone che giocano con esuberanza con le gradazioni cromatiche, che possono sfoggiare nuance accese e contrastanti, messe in risalto da un fondo bianco, oppure correre su tela come una scrittura infantile, automatica, fuori dal rigo. L’insieme sembra una parete piena di semplici graffiti, cortocircuiti nervosi, tratti ondulati, materici, repertori di segni e forme astratte. De Martino, sulla base di un impulso estatico, realizza i suoi lavori con una vecchia macchina da cucire della madre. L’artista usa gli aghi come pennelli e i fili di cotone come colori. In linea con la pittura all over di Jackson Pollock, De Martino tratta l’intera tela come una superficie e la riempie con un’autoriflessione ostinatamente interrogativa e crea un effetto pittorico partendo da materiali semplici come il cotone o il poliestere.
Danilo Russo
Mostra visitata il 23 marzo 2018
Dal 23 marzo al 10 maggio 2018
Nunzio De Martino, Angelo Volpe, Sinestetico Show
Annarumma Gallery
Via del Parco Margherita, 43 – 80121, Napoli
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 16 alle 19.30
Info: info@annarumma.net