E’ sempre più raro incontrare artisti non affetti da presenzialismo; incontrare artisti che vogliono scomparire a favore del pubblico è una occasione unica. Oltretutto la coppia Riva e Lowe non ha paura di apparire “stupida” anzi questo può far parte del normale accadere delle cose e la casualità sembra il concetto su cui è imperniata ogni loro esperienza.
Geoff Lowe afferma (in un intervista rilasciata a Marco Izzolino): Si forma l’idea di un artista come qualcuno che “sa”. A Constructed World vuole dare spazio ad altre possibilità. Creiamo un caso in cui l’artista “non sa” e si consegna a un pubblico dove “tutti sanno”.
La loro idea è quella di ribaltare ogni pregiudizio, ogni possibilità di ridurre a un facile schematismo a priori ciò che si va a vedere in una mostra d’arte. Questo può voler dire assumere punti di vista rovesciati, sbilenchi – cattivi e stupidi – senza volontà di accordo con il sistema preconfezionato. Le mostre di Lowe e Riva sono fatte dagli spettatori più che da loro stessi. Nell’opera in dvd CIAO, lo spettatore è salutato ossessivamente da altri spettatori come lui in una sorta di flusso continuo in cui ogni immagine sembra per sempre registrata e invece si perde nello scorrere continuo. L’incompiutezza e il desiderio di non raggiungere un
Nei dipinti ogni timbro è forzato come se volesse prevalere sugli altri, le pennellate essenziali riflettono il bisogno di fissare gli impulsi interiori, le emozioni raccolte durante il loro viaggio in Italia. Sono immagini immediatamente percettive, che non richiedono alcuno sforzo di rappresentazione. L’inquadratura di un paesaggio è un frammento, una sequenza nel circuito della memoria analogo al susseguirsi incessante del saluto “Ciao”, congedo o benvenuto che ripete la sua eco dall’altra parte della stanza. Superando le differenze tra il video e la pittura, così diversi tra loro, i due artisti vogliono testimoniare una loro visione del mondo in cui si vive comunque a disagio, dove non si riesce a raggiungere quello che si credeva di poter raggiungere e quindi si vorrebbe vivere in un ulteriore altrove.
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