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Fino al 15.IV.2002 Dominique Laugè – Paysages et bestiaire Napoli, Istitut Français de Naples
napoli
…La fotografia al pari della pittura, in quanto generatrice di immagini, modifica il nostro sguardo sulle cose e sul mondo. Gli interrogativi che le loro immagini rivelano sono necessari alla nostra contemplazione del mondo. (V. Serrano)...
In cima alle ripide e maestose scale, tra i corridoi dell’Istituto francese di Napoli è ospitata la mostra di fotografie di Dominique Laugè. Sono circa ottanta foto, a colori, divise in due temi, i paesaggi e il bestiario. Dopo essersi dedicato a lungo al ritratto, l’artista si è avvicinato da qualche tempo al tema della natura. Nato a Le Rochelle nel 1958, dopo un’importante parentesi negli Stati Uniti, dove si è formato come fotografo, sulle orme dei suoi maestri M.Riboud, Depardon e E.Boubat, Laugè ha fotografato l’anima di Los Angeles negli anni ottanta. Rientrando in Europa, si stabilisce in Italia, più precisamente a Milano, dove prosegue il suo lavoro sul ritratto, avvicinandosi alla natura, e al paesaggio.
Le foto raccontano un universo pacifico, immacolato, ideale, non c’è inquinamento né visivo, né sonoro, traspirano aria di favola.
E’ un gioco di luci e di atmosfere, e come i pittori impressionisti cercavano di catturare le sfumature di luce sulla tela, così Laugè ha usato obiettivi e diaframma ritraendo, in vari momenti della giornata, il mare, il cielo, l’acqua. Un lavoro sulle gradazioni degli azzurri del mare come del cielo, l’unione di questi nel mistico ed etereo orizzonte. Oppure la luce tenue d’un cielo grigio d’autunno sull’Atlantico, ma anche il cielo visto attraverso una cornice di una piscina. Un genere di rappresentazione fotografico che deve molto all’approccio pittorico europeo che ha le proprie radici nella scuola di Barzibon, e nel movimento impressionista. Dopo i ritratti di essere umani, Laugè pone lo sguardo sugli animali, nello specifico su quelli in cattività. Non la natura allo stato puro, ma violentata, deturpata, snaturata: un orso che si tuffa in una piscina, serpenti sotto delle lampade, scimmie in gabbia, una tigre, la regina del mondo animale, dietro alle sbarre. Sono veri e propri ritratti diretti al cuore dell’osservatore, senza pietismo, con un messaggio ben preciso: una riflessione sulla direzione presa dall’uomo nei confronti della natura. L’approccio pittorico alla fotografia, Dominique Laugè, lo rivela anche in alcune foto nel riproporre la tecnica dello sfocato, per evidenziare l’essenza del soggetto, e nei colori di alcune immagini che non rispecchiano fedelmente la realtà, ma sono manipolati. E’ proprio in questo che si evince la potenza del mezzo fotografico, traducendo in atto un fotografo al pari di un pittore.
Carolina Guadagni
Dominique Laugè – Paysages et bestiaire
Istituto francese, via Francesco Crispi 86, 081/669665, ifna@inwind.it,
lun_ven 10-13 e 16-19
Catalogo: Dominique Laugè -Paysages et bestiaire- a cura di D. Stella e V. Serrano – edizione Mazzotta € 18
[exibart]