Andreas Karayan si presenta al pubblico napoletano con alcuni ritratti di grandi dimensioni raffiguranti volti umani. Dellâartista cipriota, con trascorsi a Londra e a Berlino, colpisce soprattutto la serietĂ con la quale interpreta le sue opere e la maestria nellâarte del pennello, cosa non affatto comune agli artisti di oggi.
I soggetti sono tutti volti mediterranei con lo sguardo sospeso tra lâasprezza della materia e lâintuizione magica dellâinfinito. Karayan dipinge con estremo equilibrio, lasciando emergere quanto basta lâepicitĂ dei suoi giovani personaggi provati dallâesperienza e al tempo stesso inebriati dal dolce clima del sud, che tutto rende sopportabile e tutto rallenta fino a trascinarci nellâillusione eterna del mito.
Da un punto di vista tecnico, le opere sono dei dipinti impressionisti, eseguiti con pennellate intense e forti, finalizzate ad imprimere alle figure un senso di veracitĂ . Anche le inquadrature tagliate, scarne ed essenziali vanno nella direzione della ricerca di genuinitĂ , sinceritĂ e autenticitĂ . Il coinvolgente gioco cromatico tra le sagome dei volti e lo sfondo rende le realizzazioni del maestro mediterraneo particolarmente riuscite.
Potremmo definire Karayan un continuatore della lunga tradizione ritrattistica del â900 arricchita dallâantichissima cultura ellenistica e neoplatonica, cosĂŹ attenta a tratteggiare il carattere ed i sentimenti umani attraverso la pittura.
Le opere in questione hanno dâaltronde una valutazione consistente (circa 15 mila euro ciascuna), giustificata dal crescente prestigio internazionale del pittore.
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