Bruna Esposito presenta a Napoli il suo ultimo lavoro dal titolo Madre Patria. La mostra, progettata da Angela Tecce, comprende due lavori bene allestiti negli spazi suggestivi di Castel Sant’Elmo. La mostra costituisce il riconoscimento che il Dipartimento Arte Contemporanea del Ministero ha tributato all’artista che nel 2001 ha vinto il “Premio per la Giovane Arte Italiana” (Esposito ha vinto il premio del pubblico) indetto dal CNAC di Roma.
Due stravaganti altalene, poste l’una di fronte all’
Lungo il percorso della terrazza, poi, colpisce la visione di una pianta rovesciata, il cui corpo si ritrova inserito all’interno di una massiccia campana. Il vaso della pianta è frantumato ed è possibile vederne le radici. La sensazione malinconica emanata da questo simbolo della
Ancora una volta Bruna Esposito riesce a colpire l’attenzione con circospezione: quello che vediamo non s’impone, ma lascia interdetti e attoniti, in quanto la percezione dell’opera non svela significati, ma invita ad entrare in uno stato di meditazione.
L’immaginario di Esposito riesce a decontestualizzare i luoghi, alterando la percezione sensitiva di chi osserva. Creano una sospensione dell’anima, che, svuotata di significati precostituiti, è poi colmata di emozioni incontrollate, spesso incomprensibili, che non derivano dal nostro io, ma ci sono suggerite dall’intimità dell’artista. Che ancora una volta riesce a varcare la soglia della segretezza di ognuno, e con eleganza ci svela i segreti di un personale mondo lontano.
Una chicca? Durante l’inaugurazione (durante i giorni di grande fermento a Napoli con l’apertura di nuove stazioni del metrò d’arte e l’installazione di Rebecca Horn in Piazza Plebiscito) Bruna Esposito si aggirava in abiti orientaleggianti servendo del buon liquore dentro golosi bicchierini di cioccolato!
articoli correlati
Esposito al Castello di Rivoli
Bruna Esposito vince il premio per la giovane arte
tiziana di caro
mostra vista il 22 dicembre 2002
La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…
Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…
Visualizza commenti
hai ragione master poppi!
Non sono mai riuscito a spiegarmi come facciano artisti del genere a continuare a lavorare e fare mostre.