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L’idea è quella di assemblare foto che ritraggono il lungomare della costa napoletana cogliendo le diverse facce che esso ci presenta. Gli scatti si susseguono su Torre del Greco, Portici , San Giovanni fino all’altro
versante Bagnoli, Pozzuoli etc.. e l’artista non risparmia i lati più brutti del litorale che in genere è ricordato per i suoi aspetti da cartolina. Vi sono lidi balneari, aree dismesse, discariche, pezzi di navi(o navi a pezzi), depositi improvvisati di motorini in cave di tufo, luna park, aree archeologiche abbandonate, vedute del porto al tramonto.
Sinceramente questa volta più che mai va distinta la forma dal contenuto, l’oggetto ritratto dallo stile; infatti, se i paesaggi ritratti inducono a pensare alla denuncia, al grido di allarme in difesa di un ambiente martoriato nell’indifferenza di un popolo compiaciuto della propria
napoletanità, in altre parole alla versione mediterranea della decadenza, lo stile apre nuovi scenari: il b/n è terribilmente moderno, si rivolge all’essenzialità e mai alla decadenza, non stringe mai l’occhio alla nostalgia, al tempo che fu, piuttosto ne rivela una nuova poesia fatta di luce a volte evidenziata fino a sostituire il bianco. Ci si adatta al reale senza piangersi addosso ma anche senza la solita chiusura individualistica. C’è
insomma la necessità di uscire definitivamente dal novecento e questo della Mariniello ne rappresenta un piccolo tentativo (un altro con caratteristiche più estreme potrebbe essere rappresentato da certa produzione di Botto &Bruno).
La mostra si svolge in una suggestiva sala il cui pavimento di vetro mostra degli scavi iniziati tre anni fa. L’unica nota stonata di una bella iniziativa è la mancanza di informazioni soprattutto trattandosi di una
mostra a pagamento, infatti sebbene sapevo di un catalogo non c’era nessuno a cui chiederlo se non un gentile ma ignaro guardiano.
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www. archiworld.it
C.D.N
Raffaela Mariniello: “Napoli, veduta immaginaria”
Sala delle armi, Maschio Angioino, Napoli
a cura dell’ Assessorato all’Identità
fino al 16 Aprile, Orari:dal lunedì al sabato 09.00-18.00, Ingresso £. 10.000
Catalogo: Federico Motta editore,
tempo di visita: 25 minuti
[exibart]
Per prima cosa la mostra termina il 20, seconda cosa il biglietto è di ingresso al museo non alla mostra (e sono comunque 10.000lire molto ben spese) , terza cosa chi ha la possibilità di andarci ci vada perchè è un’esposizione fantastica e avrebbe meritato ben altra pubblicità. Io ci sono arrivato per caso andando a vedere la deludente galleria di ritratti di Greefield Sanders stra pubblicizzata in città con una serie di manifesti che per una mostra fotografica a Napoli non si erano mai visti, almeno che io ricorda.
Colgo l’occasione per fare i mie sinceri complimenti a questa validissima artista.