L’esposizione di Fausto Melotti (Rovereto, 1901; morto a Milano nel 1986) accoglie, in maniera cronologica, oltre duecento opere tra terracotte, disegni, ceramiche, gessi e sculture in ottone, in un arco di tempo che va dal 1930 al 1986. La sua scultura nasce tra tradizione, rinnovamento del linguaggio e della scultura contemporanea: sensitiva, volubile, capricciosa; per questo sembra che voli tanto appare leggera e precaria. Sono apparizioni provvisorie in attesa di un soffio di vento per rianimarsi, per divenire viaggio, essenza, racconto. Apparizioni che non tentano di “definirsi in forma”, ma vivono l’istante come momento sfuggente, insostanziale. Presenze che hanno bisogno dell’aria e dell’atmosfera per sopravvivere, includendo nell’azione forze che possono apportare nuovi sviluppi.
L’artista non fa leva sull’accostamento casuale e ironico dell’objet trouvè di matrice duchampiana, non cerca la provocazione e neanche fa leva sull’utilizzo degli oggetti tout court, ma incentra tutto il suo lavoro sulla manualità, sulla manipolazione dei materiali semplici e soprattutto sulla trasfigurazione in base ad un emergente bisogno espressivo e comunicativo. Per tale motivo i materiali non vengono mai presentati per quello che sono ma trasformati in funzione di una sintesi, per la carica di suggestione che possono trasferire. Sono presenze che tendono alla tensione, al flusso indefinito, nel tentativo di trasformarsi in contrappunto poetico e per apparire come favola. Una visione in realtà complessa e intricata. Un transitare veloce, decisamente solitario, sospeso al di là del logico e del consueto. Quelli di Fausto Melotti sono segni poetici situati nella dimensione più oscura e vera della penombra, presenze senza tempo in cui la vita, per un attimo, si è rappresa. Una rappresentazione decisamente inconsistente, immateriale, transitoria, sospesa tra un apparire indeterminato che cerca, anche per un solo attimo di trasformarsi in vertigine e svelarsi.
sandro bongiani
mostra visitata il 21 dicembre 2011
16 dicembre 2011 al 9 aprile 2012
Fausto Melotti
MADRE – Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina
Via Luigi Settembrini 79 – 80139 Napoli
orari: da lunedì a sabato, 10.30 – 19.30 ; domenica, 10.30 – 23.00
(la biglietteria chiude un’ora prima) martedì: chiuso
biglietti: intero 7 euro, ridotto 3,50; lunedì: gratuito
Info: +39 08119313016 – www.museomadre.it [exibart]