Una struttura all’avanguardia che offre in duemila metri quadrati libri, cd, spartiti, più di cento postazioni per l’ascolto di musica, cinque postazioni individuali per la visione delle novità in DVD, un home theatre, computer a disposizione dei clienti, spazi per la lettura, un’area ragazzi, un caffè e uno spazio per mostre e convegni. Poco tempo è trascorso dall’inaugurazione ma, per i napoletani, Feltrinelli è già diventata un luogo di incontro dove trascorrere parte del tempo libero.
La mostra, come illustra lo stesso Donato, è costituita da un lavoro inedito di foto a colori sul centro antico di Napoli e da foto in bianco e nero che rappresentano, invece, la Napoli artistica.
In questa sezione sono raccolti alcuni fra gli scatti più noti di Donato: l’esperienza del living theatre, di Eduardo, di Lucio Amelio ed Andy Warhol, ma ci sono anche le foto degli artigiani napoletani (alcuni presepisti, il “medico” delle bambole Luigi Grasso).
Queste foto, dice Donato, sono dei frammenti del rapporto di amore che io ho con questa città.
Il fotografo è stato trai primi a ridisegnare la città attraverso prospettive nuove rispetto ai canoni dell’iconografia classica, a dare una nuova forma alla bellezza della nostra città, scavando in quell’incredibile dedalo di vite e di vicoli che è il centro antico. La Napoli di Donato è la città porosa di Bloch, di Benjamin: una città in cui la confusione o commistione di età e di epoche, di classi e di miti è davvero sbalorditiva. Ed è proprio questo intreccio paradossale tra sacro e profano, tra preziosità e banalità, tra tradizione e modernità che Donato vuole filtrare attraverso i suoi scatti: la cifra di questa città, egli dice, è la sua contraddizione, è la convivenza tra gli opposti.
Le foto di Fabio Donato comprendono sempre un elemento fondamentale rappresentato da un frammento della città antica (un fregio, un muro antico in frantumi, una colonna), al quale si oppongono altri elementi (un secchio, un ombrellone, una sedia, una brutta automobile) che, se da un lato contrastano per loro natura con la bellezza e la preziosità dei fregi e delle colonne dei palazzi nobili, dall’altra immergono questi nel presente e nella vita quotidiana della città.
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La sezione Fotografia
<a href=http://www.lafeltrinelli.it tLa Feltrinelli- Libri e Musica
Claudio Silvestri
Napoli
Fabio Donato, “Frammenti di un discorso amoroso”, personale.
Libreria “La Feltrinelli
Via Santa Caterina a Chiaia, 23 (ang. piazza dei Martiri)
fino al 16 settembre
dal lunedì al sabato ore 10/23
domenica ore 10/14 16.30/20.30
Informazioni: tel. 081 2405411
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Nell'era digitale post-tutto,in piena Dissolution Humani Generi Computer Docet,con le foreste ridotte ormai al lumicino,senza ossigeno e con l'ozono in distruzione libera,in un territorio oltre ogni limite degradato dall'odio e dalla faida fratricida e dal terrorismo culturale la signora Feltrinelli cosa pensa bene di fare? Di sbolognare ai terroni napulitani tonnellate di carta straccia e obsoleta...!!! Auguri!!!
Nel frattempo sappiate che consumare alberi in questo modo barbaro,oggi,2001,non è affatto culturale e nemmeno di moda,fa solo Vomit!!!!!