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“Art, do not disturb”, progetto dedicato all’arte contemporanea, torna con il suo terzo appuntamento, sempre ospitato e promosso dall’Hotel Palazzo Caracciolo. Il ciclo espositivo invita giovani artisti e curatori a pensare e realizzare lavori specifici per la sontuosa residenza signorile cinquecentesca, che in seguito diventano opere di una collezione permanente e visitabile all’interno di alcuni ambienti dell’edificio. Questa volta, la mostra dell’artista partenopea Rosy Rox (Napoli, 1976), curata da Luciana Berti, è dedicata a una serie di studi sulle “Ombre di Memoria”. L’artista, ripercorrendo alcune strade del centro storico di Napoli, si è lasciata affascinare dai sopraluce di alcuni palazzi antichi, detti anche roste, elementi architettonici in legno o metallo a forma di raggiera semicircolare che chiudono la parte superiore di porte e portoni, facendo passare aria e luce.
Ogni edificio è caratterizzato da una proprio sopraluce, simbolo di identità e appartenenza familiare, in cui sono ben chiari stemmi di casati o simbologie nascoste attraverso decorazioni, spesso, zoomorfe.
La sensibilità di Rosy Rox è stata catturata da una particolarità di questo elemento artistico-funzionale evidente ma che a volte sfugge all’osservatore di passaggio, ovvero, i riflessi e le proiezioni che la luce produce attraversando le roste, che rappresentano anche il primo atto di conoscenza con l’architettura a cui relazionarsi una volta superato il portone d’ingresso. L’ombra è una traccia, riproduzione e duplicato, ma è anche immateriale, priva di consistenza, sovrasta e domina. Così, risulta un’accoglienza e, allo stesso tempo, un avvertimento: varcata la soglia di una di queste residenze, ricche di storia ormai lontana, ancora si percepisce la riverenza di un ordine familiare da rispettare e i chiaroscuri spezzati e frammentati, proiettati dai sopraluce, infondono quell’austerità che riporta il passato nel presente.
Rosy Rox, percependo il profondo significato simbolico dei sopraluce, propone, all’interno della grande corte di Palazzo Caracciolo, gli studi a matita di diciassette roste dei portoni situati lungo via Carbonara, dove è sito Palazzo Caracciolo, via Settembrini e via Cirillo, che segnano un percorso verso il vestibolo dell’edificio, dove è allestita l’installazione Corpo d’Ombra. L’opera, in acciaio e alluminio, riproduce e scompone l’ombra della rosta del portone della residenza cinquecentesca con cui ha un dialogo diretto: luci e ombre, incrociandosi durante alcune ore del giorno, si producono in nuovi giochi, come un rinnovato invito alla conoscenza di un palazzo dove la vita continua a scorrere con un presente vivo. Un processo che l’artista definisce di disvelamento, come un continuo divenire verso la comprensione di nuove identità.
Michela Sellitto
mostra visitata il 18 gennaio
Dal 18 gennaio al 18 febbraio 2016
Rosy Rox, Corpo d’Ombra
Hotel Palazzo Caracciolo Napoli
Via Carbonara, 111/112 – 80139, Napoli
Orari: dal lunedì alla domenica, dalle 10.00 alle 20.00. Ingresso libero
Info: artdonotdisturb@gmail.com