Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita la mostra Physis di Nino Longobardi, realizzata grazie alla collaborazione dell’Associazione “Nuovi Percorsi” con la Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta, la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Napoli, con il contributo della Regione Campania e il patrocinio del Comune di Napoli.
La Mostra Physis è un progetto espositivo elaborato per l’occasione, in cui il percorso stilistico di Longobardi, sempre attento al “problema” della corporeità ed a temi “difficili” come la morte, approda ad una radicale scarnificazione della figura umana. Qui opere e oggetti si incontrano e dialogano, come accade nella natura dove coesistono elementi contrastanti e plurali.
La mostra è allestita nelle sale che ospitano la collezione Farnese e non è un caso; Longobardi, infatti, si è posto in relazione con il famoso Eracle farnese, opera di Glycon, contrapponendo ad esso due sagome di acciaio, lunghe circa tre metri, scontornate al laser, bilanciate tra loro, che vogliono rappresentare l’instabilità della storia.
L’allestimento è sobrio ed essenziale; addirittura il percorso espositivo sembra seguire o annunciare la poetica dell’autore: le circa quaranta opere sono esposte in teche di vetro, che ne sottolineano la leggerezza formale, il rigore e l’equilibrio, esaltando allo stesso tempo il dialogo con le sculture classiche tra cui sono collocate.
In contrapposizione all’equilibrio della forma, caratteristica delle opere classiche, Longobardi compie un itinerario di eliminazione, in cui focalizza l’attenzione su elementi minimi e linee morbide che sembrano seguire un ritmo eterno.
Manuela Esposito
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brava manuela!!!andrò a vedere la mostra grazie al tuo articolo!!!
Questa mostra mi ha molto colpito. Avevo già visto altre mostre di questo artista, ma questa mi conferma il suo buon gusto e la raffinatezza delle sue opere.