Fino al 18 XI 2017 Glen Rubsamen, Gleaming and Inaccessible Galleria Alfonso Artiaco, Napoli

Dalle pareti bianche delle stanze della Galleria Alfonso Artiaco, si stagliano le opere uniche di Glen Rubsamen (1959, Los Angeles), dodici dipinti che ingannano la mente e gli occhi. Ambientazioni iperrealistiche in un’atmosfera surreale, in cui la città di Los Angeles è la protagonista indiscussa, fotografata con gli occhi dell’artista e rappresentata nel dettaglio per suscitare dubbio nello spettatore incredulo. Inquadratura stretta e precisa rivolta verso il cielo dove le costruzioni dell’uomo possono ancor meglio risaltare su un fondale irreale e appiattito. Lettura di forte critica verso la città degli angeli che con la sua crescita urbana ha distrutto l’immagine naturalistica del sud della California. Un crescente ritmo visivo si sussegue nelle varie stanze, ampliando la mente dell’osservatore, per poi concludere l’esperienza con un’opera che incarna l’idea stessa dell’autore. Porte spalancate per inquadrare perfettamente l’immagine, composta da fasce nette dai colori forti che si pongono in contrasto tra loro, facendo da cornice a un cartellone pubblicitario vuoto, forse in disuso, e da sfondo a una vegetazione ormai rara e sempre meno florida. 

Bisogna soffermarsi qualche minuto e osservare da vicino le opere, per notare la mano pittorica di Rubsamen, mentre con uno sguardo più distaccato si possono notare le sfumature cromatiche perfettamente combinate tra loro anche se in netta contrapposizione con le strutture architettoniche rappresentate. Volontà chiara, quindi, è quella di mettere in relazione le infrastrutture e la natura circostante, dove l’artificiosità di questi elementi prende il sopravvento su l’intero paesaggio. Una linguistica semplice, pulita e organizzata è la base di tutti i suoi lavori, con una continua ricerca di spazi ormai contaminati da poter rappresentare mettendo in risalto quello che ormai i nostri occhi sono abituati a vedere e a dimenticare. 

mostra visitata il 21 ottobre