Categorie: napoli

fino al 19.VI.2009 | Perino & Vele | Napoli, Alfonso Artiaco

di - 4 Giugno 2009
La cartapesta di Perino & Vele (Emiliano Perino, New York, 1973; Luca Vele, Rotondi, Avellino, 1975; vivono a Rotondi), fondamento concettuale oltre che cifra stilistica del lavoro del duo, deriva dalla lavorazione di quotidiani, riviste, locandine e cartelloni miscelati in funzione dei pigmenti che li compongono, così da raggiungere l’effetto cromatico voluto.
Questa volta la “loro” cartapesta, conformata in fogli di varie dimensioni, diviene la base per una nuova serie di manifesti, creata dagli artisti, che riflette sulla Public Invasion – questo il titolo della mostra – di messaggi che bombardano in maniera sia abusiva che legale il panorama di qualsiasi centro abitato, almeno in Italia.
La cartellonistica del duo spazia dalla politica all’arte, dall’ecologia alla necrologia. I supporti sui quali è incollata sono fra i più svariati, proprio come accade nella realtà.
Una serie di stand, come quelli che si allestiscono in periodo elettorale, fanno da base all’usuale stratificazione di cartelloni politici di cui gli ultimi, sul fronte e sul retro, danno il titolo a ogni singola opera. In Silvio Berlusconi vs Vladimir Putin, la tipica espressione di ottimismo berlusconiano, “Rise again Italy”, si confronta con il cinismo dell’ex leader russo: “To pull the chechen out of the shithouse”.
Alcuni strati sovrapposti di fogli pieni di scritte sono attaccati direttamente sul muro, come in A.B.O., in cui la sentenza “You have to born as critic, you can become an artist, you will die public” viene attribuita dal duo a colui che ha fatto della critica un’arte. Anche la scrittura dei messaggi sui vari pannelli è frammentata, come frammentaria è l’informazione che generalmente risulta dallo shooting visivo urbano.
Altre opere, tutte realizzate per questa mostra, come Uno dopo l’altro, una cabina elettrica tappezzata di annunci mortuari – fra cui quelli degli artisti e del gallerista – o Public Invasion, una saracinesca invasa da fogli con il disegno di un cactus – simbolo della natura più resistente ma, nonostante ciò, crivellato da colpi mortali – completano il quadro delle varie forme d’invasione continua degli spazi pubblici, comunemente tollerata in maniera inerme.
Infine, l’opera che apre la mostra, a diversi livelli semantici, contiene e sintetizza tutte le altre. It’s the right direction si compone d’una serie di frecce, come tante indicazioni stradali che puntano in varie direzioni, in realtà disorientando e non indicando quella “giusta” del titolo.

I cartelli, anch’essi crivellati di colpi, fuoriescono da un pannello centrale con scritte ispirate alla campagna di Greenpeace contro la caccia alle balene. La base rosso vivo dell’opera richiama in maniera inquietante l’impressionante colore che assume il mare quando si riempie del sangue di questi agonizzanti animali.

articoli correlati
Perino & Vele in mostra a Roma

giovanna procaccini
mostra visitata il 26 maggio 2009


dal 15 maggio al 19 giugno 2009
Perino & Vele – Public invasion
Galleria Alfonso Artiaco
Piazza dei Martiri, 58 (zona Chiaia) – 80121 Napoli
Orario: da lunedì a sabato ore 10-13.30 e 16-20
Ingresso libero
Info: tel. + 39 0814976072; fax +39 08119360164; info@alfonsoartiaco.com; www.alfonsoartiaco.com

[exibart]

Visualizza commenti

  • Sin dalla metafora del titolo stesso, Public Invasion, la mostra di Perino e Vele alla Galleria Artiaco di Napoli si presenta come una denuncia della manipolazione dell'informazione pubblica. Nel silenzio della luminosa sala della galleria le opere si manifestano nella loro imponenza e nella loro ieraticità, come icone di una società vittima della frammentarietà dell'informazione che trova spazio sulla cartellonistica che ormai è divenuta leit motiv del paesaggio urbano italiano. La stratificazone semantica di questi lavori, celata dietro un'apparente semplicità di linguaggio e di materiale, rende la visita alla mostra un'occasione per riflettere in modo critico sulla società del nostro tempo e sulla dubbia libertà di pensiero di ciascuno di noi.

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

The Prism: a Milano, l’arte urbana di Stefano Simontacchi per un viaggio spirituale

Le installazioni digitali di Stefano Simontacchi illuminano i ledwall di cinque zone di Milano: un invito a riconnettersi con se…

20 Novembre 2024 16:13
  • Musei

La GNAM di Roma cambia: una C per l’arte contemporanea nel logo

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna recupera il suo storico acronimo, aggiungendo una C per la contemporaneità: così la direttrice Mazzantini…

20 Novembre 2024 13:27
  • Mostre

Simone Forti e Yael Bartana, spiriti del nostro tempo: due mostre da Raffaella Cortese a Milano

La galleria milanese Raffaella Cortese ospita due mostre dedicate a Yael Bartana e Simone Forti, entrambe protagoniste dell’ultima Biennale di…

20 Novembre 2024 12:13
  • Fotografia

La Puglia vista da 12 grandi fotografi: la mostra alla Fondazione Biscozzi Rimbaud di Lecce

35 scatti di 12 fotografi dell’Agenzia Magnum, da Martin Parr a Ferdinando Scianna, per raccontare una Puglia tanto mitica quanto…

20 Novembre 2024 10:50
  • Musei

Museo Egizio, tra bicentenario e conferme: Christillin ancora alla guida della Fondazione

Tre giorni di performance, laboratori e progetti d’arte contemporanea per i 200 anni del Museo Egizio di Torino, con una…

20 Novembre 2024 10:10
  • exibart.prize

exibart prize incontra Jacopo Dimastrogiovanni

Nel corso della mia attività ho sentito spesso il bisogno di esprimermi in merito a quanto mi stava accadendo attorno.

20 Novembre 2024 9:01