‹‹Condurre l’arte a contatto con i bisogni, i desideri, gli interrogativi di chi all’arte si rivolge per soddisfarli, di esprimerli, e forse risolverli, esplorando i meandri della concezione e le modalità di produzione delle opere, svelando i criteri con cui si definiscono e si installano le mostre, o semplicemente dando la parola agli artisti, che in questo modo ci introducono nella concatenazione spesso sottintesa fra vita e arte››.
Tutto questo è Artecinema. Il Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea, nelle parole di Andrea Viliani, assume le forme di una vera e propria istituzione, per quanto obliqua, temporanea, mutevole.
L’edizione numero 19, a cura di Laura Trisorio, parte dalle remote terre orientali, dal Giappone di Susumu Shingu, a cui è stata affidata l’apertura del festival lo scorso 16 ottobre. Nel capolavoro cinematografico di Thomas Riedelsheimer, l’artista s’interroga e interroga sui valori profondi dell’umanità. Il vento, l’acqua, la gravità, le sculture sembrano nascere dalle forze della natura più che dalle mani di un uomo visionario. Presente al San Carlo, l’artista è ripreso nella sua ricerca, reale e immaginifica, di un terra madre dove impiantare il suo Breathing Earth. ‹‹La terra è in pericolo a causa di disastri naturali e antropici e il delicato equilibrio del nostro pianeta è a rischio. Da artista non posso fare molto, ma mi piacerebbe creare un villaggio auto-sostenibile››.
Breathing Earth è innanzitutto un atteggiamento dello spirito ed è in accordo a questo principio che il film può spaziare i grovigli del sovraumano e parlare insieme di vento, di arte, di amore, di sogni e della filosofia di un uomo saggio. Tra tutti però è il sogno a creare un legame comune nei documentari di questa edizione del Festival. A preludere il viaggio di Susumu, infatti, è il romantico cartone di Leo Verrier. Dripped non è solo uno splendido omaggio all’opera di Jackson Pollock, ma un sogno che prende forma sulla tela. Jack è un uomo affascinato dalla pittura, che va in giro per i musei tutto il giorno. Ruba quadri, li nasconde in casa e poi li mangia. Purtroppo a furia di mangiarli i quadri cominciano a scarseggiare così inizia a dipingere lui stesso, accecato dalla fame. Quando getta violentemente la pittura sulla tela il risultato è inaspettato: Jack scopre di avere il talento di un vero artista. Verrier ha il merito di riuscire a raccontare magicamente la vita di un artista straordinario. E di farlo in soli otto minuti. A chiudere la prima serata un documentario di Andrea Bettinetti su uno dei protagonisti della storia dell’arte contemporanea a cinquant’anni dalla sua scomparsa, Piero Manzoni. Attraverso testimonianze dirette di amici, familiari e artisti che l’hanno conosciuto e frequentato il filmato ricostruisce la personalità dell’uomo Manzoni, mostrando il percorso artistico e le sue opere, i progetti incompiuti e il segreto della sua incredibile attualità.
Mario Mosca
Artecinema
16 ottobre 2014 al Teatro San Carlo
17 – 18 – 19 ottobre al Teatro Augusteo, Napoli
dalle 17.00 alle 24.00
Info:www.artecinema.com