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Fino al 2.IX.2018 | Pietro Lista, Un Teatro Povero | Palazzo Pinto, Salerno

di - 29 Agosto 2018
Nelle sale della Pinacoteca Provinciale di Salerno, Pietro Lista mette in scena un corpo a corpo con le opere del XV al XVIII Secolo, a contatto con le tavole di Andrea Sabatini, del Maestro della Incoronazione di Eboli, di Giovanni Battista Caracciolo e di Francesco Solimena. Artista imprevedibile e trasversale ai generi e ai movimenti artistici, individualista, curioso alle suggestioni, libero da vincoli, per niente votato alla monotonia e alla ripetizione, Lista è interessato da sempre alla sperimentazione di tecniche e materiali, tra pittura, scultura e teatro. In mostra, tra passato e presente, opere create nei primi anni settanta/ottanta, di ascendenza Povera, assai poco noti, assieme a dodici lavori più recenti. Una particolare e continua ricerca sotto il segno dell’Arte Povera che sintetizzano appieno la ricerca poetica di questo interessante artista salernitano. L’avventura dell’Arte Povera inizia casualmente con la partecipazione nel 1968 alla Rassegna “Arte Povera più Azioni povere”, curata da Germano Celant negli Antichi Arsenali ad Amalfi, in cui presenta un primo esperimento di teatro povero, un’operazione notturna dal titolo “Luce nella sabbia”, una luce nascosta e velata sotto la sabbia che si tramuta in traccia e apparizione misteriosa. Un teatro dell’immaginazione e dell’assurdo rilevato per frammenti e lacerti simbolici, raccontato con materiali volutamente poveri e minimi, con una realtà che converge e declina sotto il segno dell’imprevedibile e dell’insolito.
Pietro Lista, Un Teatro Povero
Sono presenti in mostra le Gabbie, con trame di corda annodate a mano che custodiscono arcane presenze, come il frac di pelle nera che a vederlo a distanza sembra un grosso animale acquatico appeso a essiccare. Le reti nascono dall’osservazione curiosa dei pescatori di Cetara intendi a riannodare con piccoli gesti le maglie strappate, come una lenta litania soffusa di silenzio che accoglie le speranze e i tormenti, le idee e i pensieri prima di divenire anche materia reale. Le gabbie e le reti ci raccontano di impedimenti e, al contempo, di possibili attraversamenti di un limite, di ostacoli e anche di un possibile andare in un altrove praticabile. La rete cattura un vuoto per diventare gabbia e ambiente sotto il segno del teatro e dell’evento partecipativo. Reti come trappole per catturare la luce e i frammenti di qualche velata intuizione che possa definirsi in presenza e materia concreta. Una realtà del tutto povera, costruita e presentata con oggetti e materiali umili ma ambientata in una dimensione carica di allusioni. Scrive Luca Palermo nella presentazione: «immersi come sono nell’attualità del presente, i suoi oggetti sfuggono ad ogni intento commemorativo o autocelebrativo per calarsi nella sfera del reale e dell’essere al mondo». Pietro Lista non cerca, ricerca, scava e nel contempo mette in forma la provocazione con una semplicità che si materializza nel teatro e nel silenzio della luce. Costringe lo spettatore a chiedersi cosa resta dell’essere al mondo, della sua precaria esistenza. Ne vengono fuori misteri e presenze oscure che attendono di essere compresi. Tutto l’immaginario di Lista si ossigena di accostamenti apparentemente casuali e procede per rilevamenti sintetici, annotando frammenti provvisori di cose e apparizioni che diventano presagi e svelamenti raccordati nella riflessione per essere letti.
Del tutto recente è l’ultimo lavoro con un Pinocchio di legno nero seduto accanto al teschio di Geppetto. Quali misteri potrà celare? L’oggetto povero elevato a rango di arte, con un significato decisamente simbolico, diviene l’emblema reale della solitudine e metafora di ciò ch’è rimasto dell’uomo. 
Sandro Bongiani
mostra visitata il 6 luglio
Dal 6 luglio al 2 settembre 2018
Pietro Lista, Un Teatro Povero
Pinacoteca Provinciale, Palazzo Pinto
Via Dei Mercanti, 63 – 84121, Salerno
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19,45
Info: 0892583073 – pinacoteca@provinciasalerno.com

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