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Nell’ambito dell’evento “CANTINE APERTE giornata dei vini” maggio 2001, la famiglia Martusciello proprietaria delle cantine “Grotte del sole” a Quarto (Na), ha dato vita a “ Opus vinii”, una mostra di percorsi artistici
sul mito del vino. Da venerdì 25 maggio 2001 fino al 2 giugno, sono esposte le opere di cinque artisti flegrei: Vincenzo Aulitto, Silvio Capuano, Antonio Ciraci, Nunzio Figliolini, e Adele Monaco.
La mostra è allestita all’interno della struttura fra i macchinari dell’imbottigliamento dei vini. Simbolico ed affascinante il bicchiere di Silvio Capuano, che galleggia sul vino, limitato e protetto da una teca di vetro; in un’altra opera, dello stesso autore, è intenso il rapporto dei tralci di vite poggiati sul campo arato, che ci rimanda alla esperienza del nodoso arbusto vinicolo.
Il più giovane degli artisti flegrei, Nunzio Figliolini, presenta vasi in ceramica colorata, dalle forme morbide e feconde, e con una vasta gradazione di colori (ora forti, ora delicati, ora vibranti di luce).
Un opera, di Vincenzo Aulitto, invece, esprime l’anima del vino: “il mosto”; dove l’elemento naturale, sia materico sia spirituale, è alla base la sua scelta artistica.
La religiosità del vino è nell’opera di Adele Monaco. L’artista è presente con altre opere dove si produce in una ricchezza cromatica slegata dal processo di restituzione figurativa.
All’esterno abbiamo incontrato il Diogene di Vincenzo Aulitto che, adattandosi ai tempi, usa una comunissima pila per cercare il suo uomo che ci accompagna verso l’opera di land art della Monaco dove è riprodotto il macellum puteolano con i suoi marmi colorati, che come cella del dio ha un timone di una grossa barca a ricordare che la sua terra è una terra di pescatori.
L’opera che rievoca l’ebbrezza e l’oblio che dà il vino, è senza dubbio la “giostra delle bottiglie” di Silvio Capuano, che nella migliore tradizione delle immagini saldate invita ad interagire con essa, come del resto la statua di Figliolini che ci rendeva narcisi in una lotta tra vita e morte alla continua ricerca dell’io junghiano.
Abbiamo concluso il nostro percorso tra i filari di vite, da cui si produce il vino locale, la falanghina, frutto di vitigni originali dei Campi Flegrei, arrivando all’opera di Antonio Ciraci: un grande abbeveratoio metallico che ci invita a succhiare il nettare degli dei, sotto lo sguardo incombente e penetrante di un’opera di Salvio Capuano, un ritratto, una gigantografia emulsionata, dall’alto dei silos.
Carolina Guadagni
OPUS VINII
Nell’ambito dell’evento “Cantine Aperte”
Le installazioni sono visitabili fino a sabato 2 giugno 2001.
Presso le “Cantine del sole”Via Spinelli, 2 – 80010 Quarto (Na)
Tel 081 876 25 66 – fax 081 876 94 70
[exibart]
Briahoni !!!
Mostra interessante, piacevole vederla.