«Cercò un posto romantico, in collina, con vista sul mare, non troppo vicino alla città, qualcosa di remoto e solitario dove poter edificare la sua Acropoli della bellezza». Il conte Fersen, un nobile giovanotto della famiglia Adelsward, nel 1904, iniziò il progetto per la sua maestosa dimora, nella zona sottostante la villa dell’imperatore Tiberio, nel punto più alto dell’isola. Il conte scelse lo stile Luigi XVI, il progetto fu affidato all’architetto francese Chimot e, in memoria del giovane ateniese Liside, la villa fu chiamata “Lysis”, dedicata alla Jeunesse d’ Amour. Un eremo incantato, cenacolo intellettuale di quella moltitudine di scrittori, poeti ed artisti che affollò la Capri dell’inizio del secolo scorso. L’animatore culturale e visionario Lucio Amelio, insieme ad Annamaria Boniello e Roger Peyrefitte, creò un’associazione culturale, “Villa Lysis”, che doveva fare della dimora un centro permanente di arte e cultura contemporanea, di respiro internazionale. Ieri come oggi, la villa del conte Fersen, è un centro d’ attrazione per la cultura e ospita la mostra di Omar Galliani dal titolo “Ancora nuovi voli”, a cura di Maria Savarese.
Omar Galliani, Ancora nuovi voli, veduta della mostra, Capri 2017
«È un cannocchiale del tempo che ben si addice a quello che viviamo, in cui tutto si confonde ed astrae, dove i miti di ieri si sostituiscono a quelli di oggi», ha spiegato Galliani. Un viaggio nell’immaginario, sulle ali del tempo. I lavori di Omar saltano fuori dai «cassetti dei disegni; fogli e segni che a Capri sono potuti riemergere ed essere presentati per la prima volta tutti insieme», ci ha detto la curatrice. Due ricami in tessuto raffiguranti, il primo, una figura femminile “siamese”, il primo, una Chimera. Il primo ricamo rosso su fondo nero è adagiato sul pavimento d’ ingresso della villa, fissato con quattro gocce di cristallo agli angoli, mentre l’altro nel fumoir al piano interrato.
Salendo per lo scalone della villa, al primo piano, nelle stanze più grandi, i visitatori vengono accolti da due ali a matita e carboncino su carta giapponese, altri voli, realizzato nel 2010 ed Inremeabilis Error, del 1978. «Ho liberato i miei disegni sulle pareti di questa villa che sembra non volerne sapere di opere alle pareti, poiché le finestre incorniciano paesaggi e visioni di rara e irriproducibile bellezza, i frammenti di marmo bianco riportano idealmente ad esempi materici di classicità dissepolta», ha sottolineato l artista. Fanno da contraltare, in cornice, due disegni a carboncino su carta e un ritratto femminile del 1985, matita su carta e pigmento rosso, di chiara ispirazione classica. Un’abile continuità poetica tra passato e presente dove le opere di Galliani si perdono in uno spazio libero, come angeli caduti in volo sulla terra.
Danilo Russo
Mostra visitata il 3 giugno
Dal 3 giugno al 2 luglio 2017
Omar Galliani, Ancora nuovi voli
Villa Lysis
Via Lo Capo, 12 – 80076, Capri
Orari: dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 18, chiuso il mercoledì
Info: a.chiaradellacorte@gmail.com