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fino al 20.I.2008 | Omaggio a Capodimonte | Napoli, Museo di Capodimonte

di - 17 Dicembre 2007
Non è stato progettato né ristrutturato da un’archistar. Non ha un ristorante supervisionato da uno chef a cinque stelle. Non vanta filiali sparse in giro per il mondo. Capodimonte è, semplicemente, un museo. Di quelli vecchio stampo: palazzo antico coi capolavori alle pareti. Sorto, per giunta, sul versante sbagliato del 41° parallelo (ironia della sorte, lo stesso di New York). Sarà dietrologia meridionalista, ma di fronte all’esposizione del cinquantenario non si può evitare di chiedersi quanto un’istituzione già dimostratasi capace di eventi memorabili –Caravaggio. L’ultimo tempo su tutti- dovrà ancora lottare per imporsi in e su un contesto politicamente, civilmente, economicamente, logisticamente, insomma ontologicamente problematico quale quello partenopeo. Ci si domanda, pure, se i numeri premieranno quello che non è il solito pacco-pacchetto strombazzato a lettere maiuscole, ma un progetto ricco, razionale e carnale, cui si perdonano anche lo slittamento rispetto alla data precisa della ricorrenza (era il 5 maggio 1957 quando la Pinacoteca nella reggia borbonica apriva i battenti) e il titolo “furbo”, che viola l’alfabeto usando quali estremi della forbice diacronica le calamite Caravaggio e Picasso. Cospicua e meno avara del consueto la schiera internazionale dei prestatori pubblici (i giganti ci sono tutti, dal Louvre al Prado, dal Metropolitan al Kunsthistorisches di Vienna) e privati, accorsi ai festeggiamenti con uno o più pezzi da “mischiare” a quelli della straordinaria collezione permanente, ampliata nel corso dei secoli fino a comprendere un piccolo ma agguerrito scaglione contemporaneo.
Proposta di nuovo la formula “obbligata” mostra-nel-museo, all’insegna non di una superficiale compresenza, ma secondo una fertile convivenza, che valorizza le opere con accostamenti giustificati da criteri a volte scontati, ma chiari anche a un pubblico di non specialisti. Cioè al pubblico. Affinità tematiche, analogie stilistiche, identità di genere, prossimità geografica o contiguità temporale, per dimostrare che l’arte è un gioco senza frontiere e che l’incontro tra Cecchino Salviati e Basquiat, tra il Barocco e Bacon, tra Carrà e Lotto non deve per forza degenerare in un pasticciaccio brutto con caccia all’intruso, ma può dispiegare con naturalezza un’ampia prospettiva didascalica.
Fil rouge prediletto il ritratto che, protagonista lo scorso anno di una (per la verità non esaltante) rassegna su Tiziano e i suoi “colleghi” del Cinquecento, passa stavolta i controlli di qualità a pieni voti, con la fulgida Antea del Parmigianino incastonata tra Picasso, Manet, Van Gogh e Renoir (attenzione pure al Casorati a pochi passi!), che confermano il debole per il gentil sesso dichiarato fin dall’inizio nel raggruppamento mozzafiato tra Rembrandt, Rubens, Ribera e Tiziano, associati in un rapporto biblico e profano trasudante erotismo.

Non vi mortificate: godersi una bella mostra ogni tanto non è peccato, specie se è un pretesto per (ri)percorrere una grandiosa infilata di maestri, impossibili da enumerare tutti senza scadere nell’elenco telefonico. Meglio scoprirli uno a uno, in un allestimento intelligente (nonostante alcuni cedimenti, in un secondo piano un po’ discontinuo) e mimetico, tale da far dimenticare il carattere di estraneità di queste “interpolazioni” d’autore, così a loro agio che sembrano essere sempre state lì. Peccato non possano rimanerci.

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anita pepe

mostra visitata il 27 ottobre 2007


dal 26 ottobre 2007 al 20 gennaio 2008
Omaggio a Capodimonte. Da Caravaggio a Picasso
a cura di Nicola Spinosa
Museo di Capodimonte
Via di Milano, 2 – 80131 Napoli
Orario: da giovedì a martedì ore 8.30-19.30; la biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso: intero € 10; ridotto € 7/5
Cataloghi Electa Napoli: Omaggio a Capodimonte. Da Caravaggio a Picasso, € 35 in libreria, € 28 in mostra; Capodimonte. 50 anni di storia, di arte, di civiltà, € 30; prezzo speciale in mostra per i due volumi € 55
Info: tel. +39 0817499111; fax +39 0812294498; artina@arti.beniculturali.it; www.museo-capodimonte.it

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