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Fino al 20.I.2018 | Valerio Berruti, Out of your own | Al Blu di Prussia, Napoli

di - 28 Dicembre 2017
Valerio Berruti è Al Blu di Prussia con “Out of your own”, mostra, a cura di Maria Savarese, in cui l’artista che abbiamo visto anche al Padiglione Italia della 53^ Biennale di Venezia, gioca con gli specchi e con le ombre.
Il ciclo Paradise Lost è una ricerca sull’infanzia e sulle sue rivelazioni, un invito alla riflessione sotto forma di un’imponente installazione, composta da 11 arazzi, affreschi su juta disposti al centro dell’ultima sala a specchi dello spazio multidisciplinare di Giuseppe Mannajulo, diretto da Mario Pellegrino.
«L’ impegno e il lavoro che ho profuso per due anni culminerà il 15 novembre, con la presentazione, al Museo Madre, del video che ha dato il titolo a questa mostra, la cui colonna sonora è stata scritta da Joan As Police Woman» – ci ha detto l’artista piemontese. Questi porta in mostra – partendo dal disegno – il valore concettuale dell’ombra proiettata dal bambino, che lo insegue anche quando si allontana, uguale nella forma ma opposta nei movimenti e nella direzione.

Valerio Berruti, Out of your own, veduta della mostra, Napoli

«L’ ombra è qualcosa che esiste solo in ragione della luce, un corpo immerso nel buio non ha parti oscure, non ha ombre». Luce e ombra come metafore del bene e del male, del positivo e del negativo. Ombre come specchi che rivelano al bambino la fine dell’infanzia. «I miei bambini nascono dal disegno o meglio da un segno. Il colore è uno e non più di uno». L’ artista riduce l’arte ai suoi elementi essenziali: il colore, la forma, la linea e lo spazio. Nella sua forma astratta, l’ombra è il medium che trova espressione nella linea, in quell’incisione del pennello che risente le influenze di Brancusi o di Rothko. Berruti, come Delauny, realizza un’immagine vibrante in armonia e tono, non diversamente da un brano musicale. Una sorta di Orfismo, dove la pittura e la musica sono strettamente correlate.
«È molto importante per me scegliere una colonna sonora per le mie video-animazioni» ed ecco perché la sala cinema della galleria ospita una retrospettiva dedicata ai lavori animati dove gli ospiti hanno apprezzato, comodamente seduti in poltrona, le scelte di collaborazioni con compositori come Francis Lai, Paolo Conte e Gianmaria Testa.
I bimbi di Berruti muovono scalzi i primi passi, ballerini che inciampano l’uno nelle ombre degli altri, quasi che queste stiano a rappresentarne i futuri uomini, pronti a ostacolarsi nella lotta per la vita. Bambini in canottiera a righe camminano indecisi in cerca di qualcosa o di qualcuno, come il primo giorno di scuola. Su fondo bianco di tela o su cartoncino, la solitudine, in un solo tratto, è uno spazio vuoto colmabile solo con la musica.
Danilo Russo
Mostra visitata il 18 ottobre 2017
Dal 18 ottobre 2017 al 20 gennaio 2018
Valerio Berruti, Out of your own
Al Blu di Prussia
Via Gaetano Filangeri, 42 – 80121 Napoli
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 17 alle 20; sabato, dalle 10.30 alle 13 e dalle 17 alle 20
Info: 081409446 – info@albludiprussia.com

Nato a Napoli nel 1982, è consulente, curatore e critico d'arte. Laureato in Giurisprudenza presso la Federico II di Napoli, si specializza in Arte e Teologia per i Beni Culturali presso l'Università Pontificia. Da più di dieci anni si interessa degli aspetti contrattuali e fiscali dell'arte, presso lo Studio Legale d' appartenenza. Collabora con Exibart ed è autore di testi critici per cataloghi d' arte.

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