Categorie: napoli

fino al 20.IV.2009 | Emergency Room | Napoli, Pan

di - 6 Aprile 2009
Un unico format e la possibilità infinita di creare. L’idea di base è nata nella mente di Thierry Geoffroy, artista franco-danese che ha coinvolto un folto gruppo di artisti locali e internazionali, intenti a realizzare ognuno delle opere che riguardino un episodio avvenuto nel mondo nelle ventiquattr’ore precedenti la loro messa in visione. Accade così che, puntualmente alle 12.30 durante tutta la settimana, nella stanza dell’emergenza arrivino, senza un ordine espositivo prefissato, gli artisti con i propri lavori ispirati ad avvenimenti di cronaca, politica, cultura.
Sentono l’emergenza di esprimersi essendo liberi di scegliere il cosa e il come prima che, scadendo il tempo, le loro produzioni passino nella cartella successiva. È Delay room, la stanza del ricordo, dove sono archiviati i tragici puzzle ambientalisti di Enzo Calibè e Something always disappear di Danilo Correale, in cui è raccolto il testo di legge che permette ai sedicenni di usare le armi per la caccia.
Dalle stanze reali a quelle virtuali, Colonel – alter ego di Geoffroy – ha lanciato un ponte per le strade attraverso Critical Run, una corsa critica nei luoghi topici di Napoli, e fin dentro la Rete, grazie al sito di Emergency Room, dove Francesca Boenzi sta curando la documentazione day-by-day degli happening artistici, dall’arrivo di corsa al museo fino al ready made di fronte al pubblico.
La corsa è importante per sottolineare quanto sia urgente questo bisogno di espressione e permette di domandarsi se le emergenze degli artisti siano le stesse sentite da tutta la popolazione, oppure se queste appartengano solo a quella metà di società civile che, per esempio, protesta contro il termovalorizzatore di Acerra, puntualmente registrato in Dioxin Parfum, innocua acqua profumata dagli effetti mortali di Rosaria Iazzetta.
È in quest’area espositiva che la categoria dei politici dovrebbe aprire gli occhi, perché l’arte non è esclusivamente una decorazione da salotto o un “attrattore turistico” ma, per la maggior parte degli artisti coinvolti, è un cannocchiale critico. Come per Roxy in the Box, che si rivolge contro l’eccessiva enfatizzazione da parte dei media delle cattive notizie in Pow-ers!, trittico di santificati eroi dei fumetti composto da un Incredibile Padre Pio, un Gesù Superman e una Madonna in tutina da Batman.
Illustrazioni installative con esiti diversi a seconda degli artisti, ma pur sempre libere testimonianze di ciò che brucia maggiormente nelle loro coscienze a New York, Berlino, Atene, Toronto e Parigi, dove Emergency Room ha piantato precedentemente le sue tende, prima di arrivare nel golfo burrascoso di Napoli.

L’episodio di Sacred Love, l’opera di Sebastiano Deva rimossa per pruderie comunale – un Crocifisso preservato da un condom a seguito delle affermazioni del Papa su aborto e aids in Angola -, le dimissioni di Julia Draganovic e la manifestazione di auto-censura degli artisti davanti all’ingresso del museo qualche giorno fa sono momenti di una cronaca che non si è ancora conclusa.

articoli correlati
Tanti artisti, per un giorno, una stanza. Arriva a Napoli il progetto Emergency Room

irene tedesco
mostra visitata il 13 marzo 2009


dal 13 marzo al 20 aprile 2009
Emergency Room
PAN – Palazzo delle Arti Napoli – Palazzo Roccella
Via dei Mille, 60 (zona Chiaia) – 80121 Napoli
Orario: feriali ore 9.30-19.30; festivi ore 9.30-14; chiuso il martedì
Ingresso: intero € 5; ridotto € 3,50
Info: tel. +39 0817958605; fax +39 0817958608; info@palazzoartinapoli.net; www.emergencyrooms.org/napoli.html

[exibart]

Visualizza commenti

  • Che balla questa cosa di dare la possibilità a una moltitudine di artisti di esporre in un ambiente istituzionale. E' un gran caos un pò autocelebrativo ma quale migliore occasione per arricchire il proprio curriculum. Un bellissimo confronto tra addetti ai lavori. Mi ricorda il saggio di fine anno all'istituto d'arte- un concentrato di passione ed energia in cui tutti erano entusiasti di mostrare le proprie capacità ed il proprio talento in un contesto se non professionale almeno ufficiale.
    Bravi, bene , bis!
    Lasciamo perdere le iniziative che nascono "con la puzza sotto il naso",apriamo i recinti e "che vinca il migliore".

Articoli recenti

  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22