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Entrare all’interno di un intimo ed elegante palazzo storico, alle spalle della ben più mondana e chiacchierata piazzetta di Capri, trovarsi di fronte a mitologici reperti di un lontano passato ma, allo stesso tempo, fortemente legati al contemporaneo, è la prima ossimorica immagine che Michele Iodice (Napoli, 1956) ci offre, attraverso la mostra site-specific “O.O PARTS/ OUT OF PLACE, ARTIFACTS/ Reperti impossibili”, ospitata negli spazi del Centro Caprese Ignazio Cerio e con la direzione artistica di Intragallery.
Scultore, designer, artigiano, Michele Iodice è uomo di altri tempi perfettamente allineato al presente ma sempre guidato dal passato. In questo, la sua napoletanitá ha sicuramente favorito un instancabile legame con il tempo, lo sviluppo di un caratterizzante temperamento e una sensibilità artistica oltre la linea. La Napoli abitata da contaminazioni culturali e storiche è la prima fonte di ispirazione e tutte le sue creazioni, le operazioni e gli interventi in situ, ne sono il frutto.
Resti impossibili è la puntuale sintesi di un lavoro così ispirato dall’hic et nunc, il titolo stesso della mostra già ne tratteggia la linea ideale. L’artista, eclettico, difficilmente identificabile, dà vita a visionarie installazioni, ready made che rileggono, in chiave personale e attuale, i reperti paleontologici e archeologici collezionati nel tempo dal medico e studioso caprese Ignazio Cerio e conservati nella collezione del Museo.
Luccicanti, eleganti e sinuosi reperti di un universo marino, come quelli di un’avvolgente medusa, oppure di un mondo terrestre e animale, come il teschio di un cinghiale o lo scheletro di un dinosauro, ci ospitano nel loro habitat e proprio questi resti, destinati a non esistere in alcun luogo, ricreano qui un prezioso tesoro, come in un museo archeologico senza tempo. Complice un costante e proficuo dialogo tra antico e contemporaneo, tra passato e presente, le opere sono immerse con fluida armonia nel tessuto architettonico delle sale, creando un immaginifico e immaginario ponte tra spazio-tempo e spettatore.
I metalli, quali acciaio o alluminio, i materiali di riciclo o oggetti ritrovati, medium principale delle sculture-installazioni, si presentano non solo come simbolo del moderno ma anche come rinascita. Alla base della creazione artistica di Michele Iodice, c’è la voglia di dar vita a qualcosa di nuovo attraverso il recupero o la riscoperta di oggetti e materiali, altrimenti destinati a uso diverso. Per modificare con la sperimentazione, accrescere il valore di ciò che, convenzionalmente, non è considerato opera d’arte.
Annachiara De Maio
Mostra visitata il 10 luglio 2016
Dal 9 luglio al 20 settembre 2016
Michele Iodice, Reperti impossibili
Palazzo Cerio, Centro Caprense Ignazio Cerio
Piazzetta Cerio, 11 – 80073, Capri
Orari: mar/gio 10.30 – 13.30; ven/sab 18.00 – 21.00; dom 10.30 – 13.30
Info: www.centrocaprense.org