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Durante l’ultimo anno, la collina di Pizzofalcone, a Napoli, ha conosciuto ulteriore notorietà grazie a una celebre serie tv pseudopoliziesca. Per gli architettofili e coloro che frequentano l’Istituto italiano degli Studi Filosofici, invece, via Monte di Dio, situata nella suddetta collina, è soprattutto il luogo dove si trova Palazzo Serra di Cassano, progettato da Ferdinando Sanfelice.
Dal 10 maggio, il palazzo non è più esclusivamente testimonianza di esemplarità del passato ma è anche sede di un nuovo punto di incontro, il MaPiLS: un’associazione che invita a guardare il presente e il futuro con singolare freschezza.
Maria Pia De Chiara, Stella Orazio e Laura Baldascini sono coloro che hanno dato vita a questo progetto, dando calore allo spazio minimale pensato ad hoc affinché i visitatori riescano a confrontarsi con l’arte proposta senza distrazioni o pressioni.
Le danze sono state aperte con una personale di Gaetano Orazio, intitolata “Without Borders” – un titolo che risulta essere in perfetto accordo con la filosofia che muove il MaPiLS, incoraggiando l’abbattimento di quel muro tutt’ora presente tra artista e pubblico, incoraggiando fruitori e artisti a mettersi finalmente in discussione.
In “Without Borders” è possibile confrontarsi con un tipo di pittura astratta ispirata dagli elementi della natura. Le opere presenti sono tutte site specific e ispirate da un lato dalla città di Napoli e dall’altro dalla natura, musa onnipresente e indiscussa di tutta la poetica di Gaetano Orazio. Certo, nelle tele è possibile individuare alcuni richiami a certe figure, come nel caso della salamandra o di diversi riferimenti al fuoco. Il tutto è stato mosso dalla volontà di trasporre su tela le emozioni trasmesse dal contesto, come se le stesse sconfinassero sulle tele; tele che a loro volta sono state disposte sulle pareti tramite scotch di carta, così da arginare al minimo la sensazione di ritrovarsi davanti a qualcosa di incorniciato e mantenere la coerenza con il proposito di promuovere qualcosa che fosse “senza confini”, appunto.
Il blu e il viola che caratterizzano lo sfondo della maggior parte delle tele (ricordiamo In trasparenza e Ho allungato la mano) fanno sì che chi osserva riesca a calarsi in un’atmosfera intimistica, riuscendo a capire che chi ha dipinto le tele non ha la smania di comunicare prepotentemente un messaggio. Si tratta della possibilità di guardare le cose attraverso la prospettiva proposta, un percorso valorizzato anche dalla luce naturale che filtra dalle aperture della sede dell’associazione ospite.
La mostra di Orazio si è aperta con una performance di successo, il cui risultato è visibile sempre al MaPiLS, che probabilmente verrà riproposta in autunno.
“Without Borders” si configura come la mostra ideale per conoscere questo nuovo spazio realmente aperto a tutti.
Ambra Benvenuto
Mostra visitata il 31 maggio
Dal 10 maggio al 20 giugno 2017
Gaetano Orazio, Without Borders
MaPiLS
Palazzo Serra di Cassano, via Monte di Dio 14, 80 132
Orari: dalle 16.30 alle 19.30, tutti i giorni eccetto il sabato
Info: mapilsassociation@gmail.com