La mostra di David Casini, inaugurata martedì 16 ottobre, è stato l’evento che oltre ad inaugurare la nuova stagione espositiva, ci ha offerto l’occasione per ammirare il nuovo aspetto degli spazi espositivi della galleria di Paola Guadagnino. La nuova candida sala, che ci offre la vista su Via Tribunali, ospita le grandi tele di similpelle dalle tinte tenui di David Casini. Oltre alle tele, sono esposti negli altri ambienti pattini sempre in similpelle e alcuni astucci su mensole.
David Casini vive ad Arezzo, nei pressi di un calzaturificio abbandonato, divenuto fonte delle sue riflessioni, all’interno del quale lavora. E’ il luogo in cui ha ritrovato, infatti, una certa quantità di simil-pelle, una macchina per cucire funzionante ed il libretto delle istruzioni di quest’ultima.
Affascinato dal ritrovamento, ha cominciato a stampare l’immagine delle parti della macchina per cucire (illustrate sul libretto) sui grandi pezzi di similpelle, tendendo poi questi ultimi su grossi telai. Ha modificato leggermente le immagini raffiguranti le parti della macchina, le ha isolate, le ha sospese, quasi proiettando sulla “tela” il senso di vuoto che un luogo abbandonato può offrire. Ha intensificato il valore dei piccoli oggetti rappresentati, colmi di un passato che li ha messi da parte. Li ha rimessi in luce, ha innestato un nuovo dialogo, riponendoli in relazione tra loro e con i nuovi spettatori, arricchiti da un valore aggiunto, che è il loro stesso isolamento. L’isolamento dal quale sono stati sottratti, adesso li rimette in gioco, con il valore datogli dall’artista, e dai nuovi fruitori. Alcune delle immagini stampate le ha ripassate con la macchina per cucire, fermandole, come per intesserne e carpirne il ricordo.
Paola Guadagnino, la gallerista di T293, da anni ricerca e si interroga sul valore dell’oggetto. In un dialogo diretto, David Casini ha riprodotto il valore che per Paola hanno assunto alcuni oggetti nel corso della sua vita. Ancora una volta David è rimasto affascinato da oggetti pregni di ricordi altrui. I pattini, infatti, riprodotti in similpelle con applicata su l’immagine di una coppa, hanno il valore degli anni che Paola ha vissuto come pattinatrice; gli astucci sulle mensole, sono il dipanarsi dell’affetto che Paola nutre per un suo astuccio sul quale c’è l’immagine di una coppia che si tiene per mano.
La musica che si diffonde nei vari ambienti è essa stessa il librarsi di un ricordo: in sottofondo, infatti, il suono di pattini in pista.
Genny Capitelli
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Abbiamo capito che lavora con la simil-pelle!
trapela però il suo interesse per lo spazio, altrimenti avrebbe scelto suole e lacci e, se fosse stato un pò più pigro, non avrebbe neppure imparato ad usare la macchina per cucire...
"... un calzaturificio abbandonato, divenuto fonte delle sue riflessioni".
Non ci sorpende l'approdo alla similpelle.
E' vero, il mondo è bello perchè è vario.
Ciao, Biz.
Ti ringrazio molto, ma non distrarti: ciò a cui devi dare importanza sono gli articoli!!! ;-)
ho dato un'occhiata alla tua "home page" e devo dire che, oltre ad essere di una brillante ironia, sei anche molto carina...
ho visto la mostra niente male di Casini alla ARTissima. BRAVO
Il mondo non è tanto crudele da meritare un addio.
Per sapere quali sono gli artisti che hanno colpito la gallerista, scrivi a T293. L'articolo fornisce l'indirizzo di posta elettronica.
SPAZIO BELLISSIMO E COMPLIMENTI ALLA RESPONSABILE!! NAPOLI FINALMENTE HA UNO SPAZIO VERO PER L'ARTE !!
BISOGNEREBBE ARRICCHIRLO DI ARTISTI INNOVATIVI !!
HO SAPUTO CHE T293 HA PRESENZIATO A PALERMO PER IL GENIO COME MAI NON HA SFRUTTATO L'OCCASIONE DI CONOSCERE I GIOVANI E SECONDO IL MIO ALTO PARERE GLOCALI ARTISTI PALERMITANI?
LI VEDRO PRESTO ESPORRE LI SPERO !ADDIO MONDO CRUDELE
Una T293 servirebbe in ogni cittĂ d'Italia. Paola dovrebbe farne un franchising, tipo T294,T295 ecc.
david casini è un figo!!!l'ho visto al tpo di bologna!DATEMI IL SUO INDIRIZZO E-MAIL!devo assolutamente contattarlo!!!!