Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Imprendibile, sempre più cedevole è questa creatività che si manifesta, così di continuo, nelle gallerie d’arte. Sempre di più si programma una inconsistenza di cui non è facile parlare, una peculiare sollevazione verso l’alto di tutte le materie, considerate come polvere quando si posano oppure come pulviscolo quando non si posano. L’artista anglo-belga Ann Veronica Janssens (Folkstone, 1956) è pienamente nel suo tempo, per quanto fieramente le sue produzioni perseguono tale sospensione tipica dei nostri giorni. Gli ampi spazi della Galleria Alfonso Artiaco ospitano, per la quarta volta, una personale di questa artista dai modi delicati, che sembra osservare con una certa leggerezza e pensare con altrettanto garbo.
Nelle sale della Galleria napoletana, sono allestite opere eterogenee, realizzate in glitter, vetro e metallo, dove l’accuratezza maggiore è rivolta all’osservatore, al suo occhio capace di deformare il punto di vista in ogni momento. Dunque, molto è lasciato all’arbitrio di chi verrà, supponendo che l’opera avrà diversa forma e consistenza per ciascuno, ognuno attribuendovi un diverso significato.
I motivi dell’ispirazione sono sempre gli stessi, come se l’astuzia dell’artista fosse capace di attivarsi esclusivamente se punta da particolari suggestioni, da immagini di estrema vaghezza come la nebbia, la nuvola e le dune sabbiose. I suggerimenti della natura, così evidenti, passano attraverso un filtro estetico che si potrebbe definire essenziale, l’artista infatti interviene solo quando è necessario, riducendo se stessa al minimo indispensabile. Si tratta certamente di una maniera di fare molto comune, laddove molto, moltissimo, ci si aspetta dal visitatore, che sia sparuto o determinato nella sua visita non ha importanza. La stessa diversità che contraddistingue il viandante, fa progredire le opere, aumentando le loro possibilità.
Andando a ritroso, fino al principio dell’opera, sorprendiamo Ann Veronica Janssens nella fase di stesura delle sue polveri lucenti, disposte sul pavimento con l’automatismo assorto che è proprio di tutti gli artisti. A questo punto, ci si chiede se il principio e la fine dell’opera, com’è ancora adesso nella sala della Galleria, non coincidano, se consideriamo il momento artistico come immediato, quasi istintivamente scagliato, espulso. La sua arte avrebbe, in tal caso, tutto l’aspetto di un recipiente stracolmo, saturo di queste polveri e in special modo, dei significati attribuiti. E proprio di questi sembra volersene liberare ma inutilmente, giacché, come è noto, della polvere non ci si libera mai.
Elvira Buonocore
mostra visitata il 19 Aprile
Dal 15 aprile al 21 maggio 2016
Ann Veronica Janssens
Galleria Alfonso Artiaco
Piazzetta Nilo, 7 – 80134, Napoli
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 20.00
Info: info@alfonsoartiaco.com