Una mostra antologica di ampio respiro, quella dedicata all’artista romana Anna Sargenti e allestita al PAN-Palazzo delle arti di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli e a cura di Maria Savarese.
Sargenti ha mosso i primi passi nel mondo dell’arte durante gli anni romani dell’Accademia di Belle Arti, favorendo l’incontro con personalità come Giulio Carlo Argan e Pericle Fazzini. In quel periodo ha iniziato a muoversi nell’orizzonte del mondo pittorico, avvicinandosi al Gruppo Cobra. L’esposizione napoletana dedica uno spazio a ogni genere sperimentato dall’artista in questi quaranta anni di lavoro, dagli stucchi ai disegni di nudo e agli olii, fino ad arrivare alle istallazioni essenziali, nella sala che ospita le opere che danno il titolo alla mostra, in cui Sargenti ha adoperato tavole di legno dismesse e usurate dal tempo avvolte da corde annodate, simbolicamente i nodi che ognuno di noi porta nella vita, alcuni dei quali si sciolgono mentre altri restano legati per sempre, a segnare il percorso. «I nodi – ci ha detto Sargenti – sono i rimpianti, i dolori, i rimorsi, che ciascuno di noi porta con sé nel suo percorso, sono i nodi che accompagnano le nostre esistenze e con i quali ognuno di noi si confronta». Le tavole si presentano ricoperte di bianco e istallate su un fondo blu, quasi come monumentali sculture della classicità imperiale.
Anna Sargenti, Similitudo-Opere recluse
«La cultura – continua l’artista – non è necessaria per cogliere il senso di questa mostra», allestita da Adriano Vena, Salvatore Pagano e Andrea Pagano. «L’arte – riprende Sargenti- come diceva Filiberto Menna, non ha bisogno della cultura per essere compresa, ma può arrivare a tutti perché si basa sul sentire, che è una dote che possono avere tutti». L’esposizione ospita nella sala degli olii opere del periodo iniziale dell’artista insieme a quelle più recenti, a simboleggiare un circolo virtuoso durato quarant’anni, che porta a maturazione le intuizioni giovanili di un artista che sperimentato tutte le tecniche per raggiungere l’essenzialità della forma, racchiudendo gestualità , monumentalità , sentimento.
Anna Di Corcia
mostra visitata il 28 giugno
Dal 28 giugno al 21 luglio 2017
Anna Sargenti, Io sono – Tu sei
Pan-Palazzo delle Arti di Napoli
Via dei Mille 60, Napoli
Orari: 9.30-18.30 martedì chiuso
Info: pan@comune.napoli.it
@https://twitter.com/dianacanoricaNasce ad Atri (Te), vive tra Roma dove ha insegnato per otto anni Italiano e latino nei Licei e Napoli dove è attualmente docente di Lettere, per due anni ha insegnato nella scuola primaria sperimentando l'insegnamento di discipline dell'area umanistico-linguistica e laboratori d'arte per i bambini. Laureata nel 2004 in Lettere moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi su Arte e Liturgia nei documenti del Concilio Vaticano II approfondendone gli studi da Pio X a Giovanni Paolo II. Nel 2005 frequenta il Corso di perfezionamento in Arte per la Liturgia alla Fondazione Staurós Italiana Onlus diretta da Carlo Chenis, partecipando a Giovani Artisti di-segnano il Sacro II. Nel 2006 consegue abilitazione all’insegnamento di materie letterarie frequentando la S.I.C.S.I. presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Nel 2007 si trasferisce a Roma dove nel 2008 consegue il Master di II livello in Beni Culturali Della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana dove approfondisce lo studio della Storia dell’arte moderna e dell’Iconografia con il Prof. Henrich Pfeiffer. Pubblicista dal 2004 su numerose riviste d’arte testate nazionali come Avvenire ed Exibart, saggista per alcuni artisti che segue costantemente nel loro percorso come Nikolaos Houtos, Sonny Insinna, Barbara Esposito, Luca Farina, Battista Marello, Francesca De Marinis. Dal 2006 è curatrice di mostre d’arte contemporanea istituzionali per Enti pubblici come il Comune di Ischia e Gallerie private. Ha collaborato durante il IV Convegno Internazionale Poetica & Cristianesimo tenutosi il 27e il 28 Aprile 2015 con Pontificia Università di Santa Croce di Roma, come relatore sul tema Scrivere per chi…scrivere perché… con l’intervento comunicazione su Bellezza da contemplare, bellezza da possedere.