«Quando giungeva la primavera, anche la falsa primavera, non restava altro che risolvere il problema del posto in cui sentirsi più felici…». Giovanni Frangi, artista metodico, è tornato a Napoli dopo quattro anni, questa volta al Blu di Prussia, perché è lì, evidentemente, che si sente più felice. Tre le altre opere, Frangi porta in mostra quattro grandi tele verticali, di identico formato, apparentemente simili nei soggetti, indicando la loro ragion d’essere ne «La natura come pretesto per indagare certi archetipi organici misteriosi: stagni, ninfee e boschi di Masua».
Frangi si limita ad accennare con il segno, il tratto o la cucitura delle tele, ciò che l’occhio dell’osservatore, attraverso la partecipazione e il coinvolgimento, soggettivamente ricostruirà. Il risultato sapientemente cercato dall’artista è impressionare i propri dipinti in modo tale da far apparire viva e pulsante la natura ritrattava. I multipli autentici sono l’eco della fotografia, mezzo del quale l’artista milanese spesso si avvale tanto per immortalare il soggetto da dipingere quanto per farne il supporto di una tecnica mista. In Masua 1-2-3-4, Frangi, richiamando volutamente l’espressionismo tedesco, evidenzia il rapporto tra l’individuo e l’ambiente: boschi su fondo nero o beige, dalla gamma cromatica acida, proiettano lo spettatore nella foresta. Alberi nodosi, realizzati attraverso sapienti variazioni cromatiche, incutono misteriosa, ancestrale, inquietudine, quella che si nutre per l’oltre o per ciò che è stato. L’inverno, con il suo grigiore, raggiunge un’espressione efficace, capace di stimolare ed impressionare l’osservatore.
Giovanni Frangi, Falsa Primavera
Una grandissima tela occupa un’intera parete della sala. Su fondo nero, Le ninfee introducono un diverso momento di interiorità e spettacolo: l’acqua è cielo cosmico, il cielo cosmico è acqua. Vi si incontrano toni spontanei, di pittura gestuale, atmosfere create dalla luce, dove il cromatismo pone in rilievo i petali delle ninfee e le ombre, per contrasto, sottolineano un sentimento labile di felicità, di provvisoria e fragile bellezza. Una sinfonia di colori – di cui il blu è diapason emozionale – determina una carica istintuale potente. Ninfee sbocciate al sopraggiungere della primavera, anche della falsa primavera, in luoghi lontani dalla gente, dove sentirsi più felici. Ninfee, prima espressione del bello della vita.
Danilo Russo
Mostra visitata il 7 marzo
Dal 7 marzo al 22 giugno 2018
Giovanni Frangi, Falsa Primavera
Al Blu di Prussia
Via Gaetano Filangeri, 42 – 80121 Napoli
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 17 alle 20; sabato, dalle 10.30 alle 13 e dalle 17 alle 20
Info: 081409446 – info@albludiprussia.com