Un progetto promosso dall’Assessorato all’Identità culturale del Comune di Torre Annunziata e dall’Ente per le Ville Vesuviane, con il patrocinio della Provincia di Napoli, della Soprintendenza Archeologica di Pompei, della Soprintendenza per i Beni Architettonici di Napoli e Provincia, dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e dell’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli.
L’allestimento è stato curato dall’architetto Antonio La Stella con la collaborazione degli studenti del Corso Sperimentale in Arredo Urbano dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Esposte opere di Vincenzo Aulitto, Angelo Casciello, Giuseppe Chiari, Franco Cipriano, Giuseppe Desiato, Gerardo Di Fiore, Gaetano Di Riso, Herbert Distel, Maria Cristina Galli, Omar Galliani, Sergio Lombardo, Luigi Mainolfi, Fabio Mauri, Luca Maria Patella, Augusto Perez, Angelomichele Risi, Errico Ruotolo, Nicola Salvatore, Jlya Soskic, Bernd Zimmer, Elio Waschimps. All’origine dell’evento espositivo c’era l’idea di promuovere una mostra d’arte contemporanea il cui tema centrale fosse il rapporto fra classico e contemporaneo e far in modo che questo fosse l’avvio di una serie di iniziative culturali che avranno come obiettivo un confronto fra città intesa nel suo valore di territorio e arte, tra memoria e presente, così come sostiene l’ideatore, nel catalogo della mostra, il Preside dell’Istituto Statale d’Arte di Torre Annunziata, Prof. Luigi Roscigno. La mostra rappresenta l’apertura ai linguaggi della contemporaneità collegati alla memoria storica.
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Per quanto mi riguarda trovo sempre interessante coniugare l'espressione artistica odierna col recupero della memoria storica. Oltre a presentarsi come un proficuo confronto di esperiente lontane nel tempo, è anche una maniera molto acuta per promuovere la continuità sul piano della storia, dell'arte e della cultura tra un mondo che appare lontano e il nostro, per scoprire che questa presunta dimensione "lontana" fa ancora parte del nostro patrimonio genetico.