Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Patric Sandri (Uster, 1979), artista svizzero dalla mano leggera, arriva in Italia con la sua prima personale presso la Galleria Annarumma di Napoli. Il gusto poetico per il non-tattile, l’andamento misuratissimo della mano quando cede piano il colore, sono le caratteristiche più visibili dei lavori di questo artista, radicalmente selettivo. La tavola dei colori naturali non si sottrae al lavoro che le è proprio ma schiarisce, quasi annullata da una luce bianchissima e rapace che fa da copertura. Eliminate le forme e i confini, il dietro e il davanti della tela si confondono, dialogando nei termini estremi del non detto.
L’intera personale appare come una sorta di negazione, la cui riflessione sulla struttura del telaio – che è riportata in superficie – è certo singolare ma condotta con attenzione e minuzia. Tuttavia, questa vaghezza sembra perdersi sulle pareti, scivolando via come un acquerello troppo sfumato e, infine, sembra eludere proprio quel significato che, in principio, voleva portare alla luce. Scivola e si perde in quella trasparenza, anche l’idea matematica delle linee e degli spazi, della luce dentro un’intercapedine che, bianca, lascia intravedere l’origine della pittura.
Vedere l’inizio del fatto pittorico avvenuto, risulta molto attraente per gli artisti e mostrare quel principio è un obiettivo sempre più allettante. Sarà, probabilmente, come fare un salto indietro, compiendo una ricerca archeologica sopra l’opera finita, che porti a rispondere a certi quesiti impellenti. Una ricerca personale muove gli artisti che per sacrosanto diritto impostano la loro produzione sopra una sola curiosità, che riguarda l’assenza dell’opera, il momento in cui non c’è. Probabilmente cogliere la natura di quel momento potrebbe rivelare lo scatto che porta al compimento, al fatto pittorico che è venuto. Ma è certo che una ricerca a ritroso rischi di limitare, talvolta, l’esecuzione di quella pittura, nella sua forma compiuta, quando essa c’è. Resta notevole, tuttavia, l’eleganza delle opere dell’artista svizzero e il nordico, raggelante silenzio che le accompagna.
Elvira Buonocore
Mostra visitata il 3 ottobre
Dal 22 settembre al 22 ottobre 2016
Patric Sandri, Between numbers and poems
Galleria Francesco Annarumma
Via del Parco Margherita, 43 – 80121, Napoli
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 16 alle 19.30
Info: info@annarumma.net