Categorie: napoli

fino al 24.X.2009 | Jannis Kounellis | Napoli, Alfonso Artiaco

di - 2 Ottobre 2009
È il luogo deputato all’epifania dell’opera d’arte a
prendere il sopravvento sull’opera stessa, nella più recente installazione
napoletana di Jannis Kounellis (Pireo, 1936; vive a Roma). Al di là d’ogni semplicistica
interpretazione del concetto di site specific, l’artista si pone in ascolto
dello spazio, proponendo una permanenza di segni che si reiterano a distanza di
oltre trent’anni.
Il dichiarato riferimento a Tragedia civile del 1975 – opera cardinale
dell’evoluzione stilistica dell’artista, allestita negli stessi spazi – va
oltre l’auto-citazione.
La persistenza del segno nel luogo, in un certo senso la
sua sopravvivenza, fa sì che a distanza di tempo si possa tornare a riflettere
sugli stessi temi, constatando, a detta dell’autore, “che oggi ci si trova
davanti non più a una tragedia civile ma a un naufragio totale”
, e che quello che era un singolo
uomo (rappresentato da un cappotto e da un cappello su un appendiabiti) ora è
una moltitudine di uomini sospesi, non troppo metaforicamente, a una putrella a
doppio T.
La
parete fondo oro è esplosa: la preziosa lamina metallica ricopre adesso pezzi
di legno corrosi e fluttuanti nello spazio. Alcuni sono incurvati, dichiarando
la propria origine di fasciame di barca.
Il processo di creazione artistica seguito per quest’opera
descrive, più che un libro di testo, le caratteristiche semantiche dell’Arte Povera.
Il legno, un reale object trouvé recuperato fra Napoli e Pozzuoli, porta con sé tutto il
suo humus di
vita vissuta in altre forme. L’applicazione della foglia d’oro lo esalta nella
sua materialità e lo pone su un piedistallo, simbolicamente del tutto simile
alle basi in ferro utilizzate da Kounellis in gran parte del suo lavoro. I
ganci a cui è sospeso ne aumentano la valenza di oggetto, alterandone al minimo
la morfologia.
La singola installazione, impostata come fondale della
galleria, simboleggia il senso di rappresentazione scenica di un evento
artistico inteso in maniera teatrale, interpretazione, anche questa, tipica
dell’arte di Kounellis. Accompagnare ad essa tre pareti vuote, che pur potevano
esser riempite con opere esistenti, appositamente realizzate per l’occasione,
sottolinea le caratteristiche di unicità dell’intervento e la reale volontà di confronto
diretto col passato.
Il ripercorrere temi noti è pratica consueta nell’operato
d’ogni artista, fino alla costruzione di un dizionario di segni tutto interno
al proprio linguaggio. In questa mostra, la scelta di ri-presentare una propria
opera, aggiornata nel tempo, chiarisce la volontà d’iniziare a tirare le somme
di un discorso, non solo artistico, portato avanti con determinazione negli
anni.
In quest’ottica, cosa triste per tutta la società civile è constatare che la lampada a
olio di Tragedia
si è spenta.

articoli correlati
Kounellis a Bergamo

giovanna procaccini
mostra visitata il 16 settembre 2009


dal 16 settembre al 24 ottobre 2009
Jannis Kounellis
Galleria Alfonso Artiaco
Piazza dei Martiri, 58 (zona Chiaia) – 80121 Napoli
Orario: da lunedì a sabato ore 10-13.30 e 16-20
Ingresso libero
Info: tel. + 39 0814976072; fax +39 08119360164; info@alfonsoartiaco.com; www.alfonsoartiaco.com

[exibart]


Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

The Prism: a Milano, l’arte urbana di Stefano Simontacchi per un viaggio spirituale

Le installazioni digitali di Stefano Simontacchi illuminano i ledwall di cinque zone di Milano: un invito a riconnettersi con se…

20 Novembre 2024 16:13
  • Musei

La GNAM di Roma cambia: una C per l’arte contemporanea nel logo

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna recupera il suo storico acronimo, aggiungendo una C per la contemporaneità: così la direttrice Mazzantini…

20 Novembre 2024 13:27
  • Mostre

Simone Forti e Yael Bartana, spiriti del nostro tempo: due mostre da Raffaella Cortese a Milano

La galleria milanese Raffaella Cortese ospita due mostre dedicate a Yael Bartana e Simone Forti, entrambe protagoniste dell’ultima Biennale di…

20 Novembre 2024 12:13
  • Fotografia

La Puglia vista da 12 grandi fotografi: la mostra alla Fondazione Biscozzi Rimbaud di Lecce

35 scatti di 12 fotografi dell’Agenzia Magnum, da Martin Parr a Ferdinando Scianna, per raccontare una Puglia tanto mitica quanto…

20 Novembre 2024 10:50
  • Musei

Museo Egizio, tra bicentenario e conferme: Christillin ancora alla guida della Fondazione

Tre giorni di performance, laboratori e progetti d’arte contemporanea per i 200 anni del Museo Egizio di Torino, con una…

20 Novembre 2024 10:10
  • exibart.prize

exibart prize incontra Jacopo Dimastrogiovanni

Nel corso della mia attività ho sentito spesso il bisogno di esprimermi in merito a quanto mi stava accadendo attorno.

20 Novembre 2024 9:01