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10 anni, un programma di mostre non fittissimo ma sempre di qualità e svariati progetti paralleli. “My Gem Or Lab Hell” è il titolo della doppia personale di Stefano W. Pasquini (1969) e Mustafa Sabbagh (1961), a cura di Massimo Marchetti che ha inaugurato lo scorso 20 gennaio. Già dal titolo, che è l‘ anagramma del suo nome, si può intuire come la MLB home gallery abbia deciso di celebrare questo traguardo all’insegna del dadaismo. Il modus operandi della commissione in concomitanza con la programmazione del vicino Palazzo dei Diamanti viene per un attimo messo da parte in nome di un approccio ludico e coinvolgente sull’identità stessa del luogo che si fa focus più dell’arte stessa. I due artisti invadono completamente la casa-galleria e, dalle due sale deputate di solito alle mostre, si espandono fino alla camera da letto, che potremmo definire il c(u)ore della casa, come sottolineato con la scelta di volersi presentare in questa modalità allestitiva anche ad ArteFiera 2018. Passando per la libreria ed il corridoio/veranda, le opere si mixano anche con quella che è l’esposizione permanente degli altri artisti rappresentati dalla MLB.
Stefano W Pasquini, Gallery Mob Helm
Pasquini attinge a piene mani dalla tecnica del cadavere squisito non risparmiando nulla, dalla documentazione d’archivio alle foto recuperate online e sulla stampa, che una volta scansionati e digitalizzati diventano qualcos’altro, come una tovaglia per la sala da pranzo o un copridivano che comunica con l’antico soffitto riccamente decorato del salone. Ciliegina sulla torta, il colophon d’artista che vede una grande stampa testo composto dai vari comunicati e commenti critici delle mostre precedenti.
Sabbagh propone invece una ricerca più “formale” con quattro stampe fotografiche del ciclo sub limina in cui i soggetti sono due gemelle albine, e che prontamente Pasquini provvede a “rivisitare”, insieme a 7 video-installazioni del ciclo anthro_pop_gonia, disseminate nell’appartamento. Dittici in formato video in cui propone una rivisitazione di alcuni miti greci, a cavallo tra teatro, cinema e performance, accostati a panorami naturali e urbani. Il dadaismo come stile di vita quindi come ha detto lo stesso artista italo-palestinese citando indirettamente Hans Arp quando affermava: “La legge del caso, che racchiude in sé tutte le leggi e resta a noi incomprensibile come la causa prima onde origina la vita, può essere conosciuta soltanto in un completo abbandono all’inconscio. Io affermo che chi segue questa legge creerà la vita vera e propria”.
Vincenzo D’Argenio
mostra vistata il 20 gennaio 2018
Dal 20 gennaio al 25 febbraio 2018
My Gem Or Lab Hell. Sul concetto di home gallery
Orari: sabato e domenica 15-19 (verificare via telefono)
Info: +39 3467953757 mlb@marialiviabrunelli.com www.marialiviabrunelli.com