Siamo venuti alle mani. Un modo di dire illustrativo che, come molti altri, rapidamente ci informa su come un evento, magari cominciato con tutti i buoni propositi, si sia concluso male. Grazie a quella frase, nella nostra fantasia si forma l’immagine chiara di scazzottate e pugni ben assestati in faccia a qualcuno. È la rapidità di un modo di dire. Scaglia l’immagine come un colpo.
Con la stessa velocità allora potremmo dire che Simona Weller, artista nata a Roma nel 1940, è venuta alle parole. È finita a regolare i conti con quelle più brevi, potenti e sottovalutate. Sono semplici, le elenchiamo come in certi abecedari dove al disegno segue la parola: erba, mare, grano.
In questo caso, però, la parola si sovrappone al tratto dipinto o meglio ne fa parte. È lei stessa il colore che la compone, che la rimpolpa. Guardando molto da vicino alcuni dei lavori dell’artista, in mostra presso la Galleria Tiziana Di Caro a Napoli, la chiarezza delle parole si disfa proprio come accade a una frase estrapolata dal contesto; più ci si allontana e più chiaro appare il senso di quella scrittura.
Simona Weller, La pittura è facile e difficile come l’amore, exhibition view, ph. Danilo Donzelli
Le texture che l’artista si inventa sono di sicuro irripetibili. Personali sono le parole che dentro può celarvi, senza timore di spalancarsi troppo al pubblico. Simona Weller non dovrà mai temere di mostrare troppo perché ha costruito un congegno ben funzionante in cui l’esposizione è parziale e il messaggio, forse troppo intimo, resta ben nascosto, circondato da drappeggi di colore che gli si stringono intorno.
La selezione di opere prevista per questa personale dal titolo accattivante, La pittura è facile e difficile come l’amore, informa dei tre cicli visivi che hanno caratterizzato la produzione dell’artista dagli anni Settanta a oggi. Un viaggio che procede come una biografia, analizzando quelle tecniche con le quali la Weller ha giocato, lasciando prevalere il colore soltanto apparentemente, in una tela dove invece è la parola a dominare.
Romantiche e misteriose sono le opere, calde e accoglienti sembrano le stanze, grazie alla capacità di queste tele di riempire, deformando lo spazio come solo sanno fare i complementi d’arredo; si tratta cioè di opere funzionali allo spazio, che complicano il luogo che le accoglie, dove non vengono solamente deposte, ma una volta sulla parete, agiscono e in qualche modo, vivono.
Spifferi, tappeti, lavagne, ombre notturne sui muri: questi lavori ricordano, uno dopo l’altro, un ambiente unico e imprescindibile, quello della casa. Seguendo il filo della mostra è possibile ricostruire proprio quel luogo preciso, una casa silenziosa, forse la sintesi di tutte le case che Simona Weller ha abitato nei suoi molti giri per il mondo. Case in Thailandia, in Malesia, in Egitto. In Italia.
Quella che vediamo è una dimora ombrosa, vigile, in cui le porte sono mosse da un vento notturno. Forse una casa sul mare.
Elvira Buonocore
Mostra visitata il 7 maggio 2019
Dal 21 marzo al 25 maggio 2019
Simona Weller, La pittura è facile e difficile come l’amore
Galleria Tiziana Di Caro
Piazzetta Nilo, 7 – 80134, Napoli
Orari: da martedì a sabato, dalle 15:00 alle 20:00 o su appuntamento
Info: info@tizianadicaro.it