“Linea di Contorno – creatività differenti” è un progetto espositivo, a cura di Fabio Avella e Marcello Francolini, che indaga il complesso immaginario delle diversità, di ciò che si pone come differente rispetto ai modelli della società del consumo. La rassegna vuole far conoscere le ricerche spontanee di alcuni isolati dell’arte, fuori da ogni trend di attualità.
Esiste sempre un dualismo fra un’arte “normale” e un’arte “progressiva”, cioè tra un’arte che opera con i canoni e nei canali stabiliti dalle regole della comunicazione con una conseguente creatività ripetuta e un’arte che tenta di rompere con le forme codificate. Il suo destino è quello di condividere il disagio, l’invisibile, la libertà e porsi in condizione di essere emarginata dai circuiti economici della comunicazione visiva.
La mostra è suddivisa in due sezioni. La prima presenta una parte della Collezione Internazionale Fabio e Leo Cei, un’importante raccolta alternativa ai dettami del sistema ufficiale, con disegni, dipinti e sculture collezionati a partire degli anni ‘70 che documentano l’altra faccia dell’arte contemporanea. La collezione comprende un insieme di opere provenienti dall’Art/Brut Center di Gugging, in Austria, con artisti come August Walla, Oswald Tschirtner, Johann Fischer. L’atelier Gugging nasce nell’ospedale psichiatrico di Maria Gugging, vicino a Vienna, e successivamente all’atelier viennese Bild Balance, prima di approdare nei Balcani, con artisti più vicini all’arte naif e segnati da una particolare inquietudine esistenziale. Recente è la presenza di un artista contemporaneo come Jean-Pierre Nadau, votato a una sorta di horror vacui e alle grandi dimensioni come per l’opera presentata nella navata centrale di Santa Sofia, dal titolo La Seine eau pale masquée.
A questo importante nucleo di opere, si affianca la seconda sezione, “Per un’Antologia dell’Arte Incondizionata” con diversi artisti outsider del contemporaneo – Dario Agrimi, Dorothy Bahwl, Alessio Bolognesi, Adonai Sebhatu, Zino – giovani autori che con la sperimentazione in atto si distaccano dalle logiche dell’industria culturale. “Linea di Contorno” si pone, quindi, come strumento privilegiato di conoscenza dell’altro, tramite nuove forme di visione e adattamento al mondo. Scrive Marcello Francolini: «la verità è qualcosa che si nasconde oltre la concretezza delle cose, si palesa nell’inabituale». Da qui, l’urgenza di guardarsi ossessivamente dentro per cogliere l’altro, l’opera che nasce dalla diversità e dall’individualità diventa noli me tangere, croce e vessillo del sudario che ogni giorno si fa inquietudine, sofferenza e, al contempo, resurrezione e speranza. Non c’è mai progresso in arte, vi è soltanto quella visione individualistica dell’uomo, che scaturisce dalla relazione con le zone oscure della mente, definita “in forma” d’impronta, segno e gesto del proprio corpo che si fa e si disfa, per divenire sofferta identità e insolita rappresentazione di sé.
Sandro Bongiani
mostra visitata il 13 dicembre
Dal 2 dicembre al 26 dicembre 2016
Linea di Contorno – creatività differenti
Complesso di Santa Sofia,
Largo Conforti Abate – 84125, Salerno
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 16:30 alle 20. Sabato e domenica dalle 10 alle 21.
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Buongiorno, leggo solo ora questo articolo: complimenti per il senso e la realizzazione.
Se il mio lavoro può interessarvi in futuro sarò lieto di essere contattato.
Buon seguito!
ugo locatelli