Cosa hanno in comune le opere di William Anastasi (Philadenphia,1933), Hanne Darboven (Monaco, 1941-2009), Gino de Dominicis (Ancona, 1947- Roma, 1998), Sol LeWitt (Hartford 1928 – New York, 2007), Agnes Martin (Macklin, 1912- Taos, 2004), Pino Pascali (Bari, 1935 – Roma, 1968) e Francesca Woodman (Denver, 1958 – New York, 1981)?
Una frase di David Foster Wallace, “Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi”, ovvero, una dichiarazione sentimentale nei confronti di coloro che sono stati presenze costanti e punti di riferimento, nella ricerca artistica e nelle scelte di gusto della galleria napoletana, un momento di riepilogo e di riflessione a dieci anni dall’apertura. Come altrettanto fondamentale è la figura dello stesso Wallace, scrittore che ha saputo condizionare la linea espositiva della galleria e indurre a una costante riflessione sull’arte, la cui scomparsa, nel 2008, coincise con l’inizio della carriera di Di Caro.
Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi, 2018, exhibition view, Galleria Tiziana Di Caro. © Danilo Donzelli
Partendo da questa bellissima frase, suggestiva ed evocativa di immagini vivide ed eterogenee, la mostra ci riconduce a un insieme di lavori che corrispondono, secondo Di Caro, proprio a quell’idea di astanza, con la quale Cesare Brandi indica l’essere pura presenza dell’opera d’arte, il suo porsi all’interno di un eterno presente e, quindi, l’essere sempre attuali, attraversando la storia senza diventare passato. È nell’astanza di Brandi che si rispecchiano i fantasmi della mostra, rappresentando non spiriti provenienti dall’aldilà ma archetipi di un immaginario in cui ognuno finisce per identificarli in qualcuno di familiare, pur non avendolo mai incontrato.
Un sentimento di familiarità, una tensione emotiva, che regala la capacità di saper andare oltre una concreta forma fisica, per riuscire a guardare attraverso la pura astrazione come, per esempio, nella serie di numeri e parole codificate trascritte su carta da Darboven, che restituiscono un periodo di vita vissuta dell’artista, percependo il tempo come un’astrazione emotiva più che come qualcosa di tangibile. Oppure nei significativi lavori di Anastasi, nati dall’esperienza quotidiana e legati alla relazione tra la condizione umana e i suoi meccanismi di registrazione. Perfino la stessa concretezza oggettiva, quale può essere quella di una fotografia, è invece smaterializzata nei lavori di Woodman, con corpi e volti oscurati e sfocati che alimentano la sfera percettiva dell’osservatore, attingendo da una matrice surrealista.
Un’esposizione che si rivela un profondo atto d’amore nei confronti delle arti visive e di tutte le altre forme di sapere e di rappresentazione, dove non sono delimitati i confini spazio temporali e dove l’idea è più importante della forma stessa, dell’opera finale.
Annachiara De Maio
Mostra visitata il 20 luglio 2018
Dal 6 giugno al 27 luglio 2018
William Anastasi, Hanne Darboven, Gino De Dominicis, Sol LeWitt, Agnes Martin, Pino Pascali, Francesca Woodman, Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi
Galleria Tiziana Di Caro
Piazzetta Nilo, 7 – 80134, Napoli
Orari: da martedì a sabato, dalle 15:00 alle 20:00 o su appuntamento
Info: info@tizianadicaro.it