Il Castello Aragonese di Ischia ospita, fino al 28 settembre 2017, la personale dell’artista salerinitano Pierpaolo Lista dal titolo evocativo: “Strati d’animo” a cura di Antonello Tolve e promossa dall’Associazione “Amici di Gabriele Mattera” noto pittore ischitano, padre dell’architetto Nicola Mattera che ha voluto l’evento tra le bianche mura della chiesa dell’Immacolata. La pianta ottagonale della chiesa fa sì che le opere disposte sulle pareti dialoghino con queste, mediante le trasparenze del vetro su cui l’artista interviene dal retro ponendo il colore e subito dopo operando incisioni secondo un “levare” che porta ad affiorare gli strati pittorici. La mostra espone grandi lastre di vetro tutte incorniciate da ferro grezzo, sostituendo gli strumenti dell’artista tradizionale come la tela o il pennello con una grammatica personalissima fatta di elementi semplici e di oggetti di uso quotidiano dal supporto fin nel contenuto materico e concettuale dell’opera. “Strati d’animo” è una esposizione che evoca oggetti sospesi in un non tempo e un non luogo, viventi in un’astrazione creata dall’artista che ne sottolinea la nuova identità.
Il percorso pone volutamente la serie di lastre di vetro in una successione che culmina con le due opere di dimensioni maggiori sulla parete frontale, quasi come se fossero un dittico e una pala d’altare Varco e Ko su cui corre lo sguardo dell’osservatore sin dalla soglia della chiesa.
Pierpaolo Lista – Strati d’animo
Lungo le pareti troviamo Ricostruzione, geometrica stilizzazione di pieni e di vuoti che danno origine ad un paesaggio spettrale su un fondo rosso sangue allusivo alla tragedia del terremoto nelle Marche del 2016. Accanto è posto Trasparenze, abile gioco di ombre in cui un asciugamano è letteralmente steso sulla parete che ne fa da sfondo. Altalena e Faccia a faccia richiamano la decontesualizzazione degli oggetti tipica delle avanguardie di inizio secolo e il loro rinnovato dialogo quasi ad assumere nuove identità. L’opera non termina sulla lastra ma attraverso rifrazioni e trasparenze si apre all’osservatore permettendogli di interagire con essa mediante la propria immagine riflessa o completando il senso dell’opera stessa al di là della semantica offerta dai titoli, come in 41 Bis dove la grata, evocativa del carcere a vita, aperta, lascia possibilità di scampo.
Interessanti i giochi cromatici in bianco e nero in Da comporre in cui l’osservatore è provocato a inserire le note su un pentagramma vuoto e in Disteso dove si accompagnano a un abilissimo gioco di piani prospettici. La novità dell’esposizione è contenuta tutta nella sperimentazione dei “fotoconcetti” stampati su carta cotone in cui Lista riproduce ambienti scanditi dal sapiente studio della luce come in Vie di fuga interno costituito da due scatole, un pezzo di stoffa e un filo di ferro. La luce definisce e colora oggetti che Lista assembla per creare mondi tanto possibili quanto irreali in piccole scenografie domestiche. Bianco è infatti il foglio accartocciato di Destinazione sconosciuta che assomiglia ad un pacco sospeso grazie al gioco di luce creato mediante le lenti dell’obiettivo ed è un pezzo di feltro arrotolato su una base di polistirolo che ha dato vita a Deportato mentre in Allestimento piccoli pezzetti di ferro disposti su due cartoncini uno grigio e uno bianco simboleggiano uno spazio in divenire.
Anna di Corcia
mostra visitata il 9 agosto
Dal 22 luglio al 28 settembre 2017
Pierpaolo Lista, Strati d’animo
Castello Aragonese, Ischia
Orari: tutti i giorni dalle 9:00 alle 20:00
Info: ww.castelloaragoneseischia.com
@https://twitter.com/dianacanoricaNasce ad Atri (Te), vive tra Roma dove ha insegnato per otto anni Italiano e latino nei Licei e Napoli dove è attualmente docente di Lettere, per due anni ha insegnato nella scuola primaria sperimentando l'insegnamento di discipline dell'area umanistico-linguistica e laboratori d'arte per i bambini. Laureata nel 2004 in Lettere moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi su Arte e Liturgia nei documenti del Concilio Vaticano II approfondendone gli studi da Pio X a Giovanni Paolo II. Nel 2005 frequenta il Corso di perfezionamento in Arte per la Liturgia alla Fondazione Staurós Italiana Onlus diretta da Carlo Chenis, partecipando a Giovani Artisti di-segnano il Sacro II. Nel 2006 consegue abilitazione all’insegnamento di materie letterarie frequentando la S.I.C.S.I. presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Nel 2007 si trasferisce a Roma dove nel 2008 consegue il Master di II livello in Beni Culturali Della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana dove approfondisce lo studio della Storia dell’arte moderna e dell’Iconografia con il Prof. Henrich Pfeiffer. Pubblicista dal 2004 su numerose riviste d’arte testate nazionali come Avvenire ed Exibart, saggista per alcuni artisti che segue costantemente nel loro percorso come Nikolaos Houtos, Sonny Insinna, Barbara Esposito, Luca Farina, Battista Marello, Francesca De Marinis. Dal 2006 è curatrice di mostre d’arte contemporanea istituzionali per Enti pubblici come il Comune di Ischia e Gallerie private. Ha collaborato durante il IV Convegno Internazionale Poetica & Cristianesimo tenutosi il 27e il 28 Aprile 2015 con Pontificia Università di Santa Croce di Roma, come relatore sul tema Scrivere per chi…scrivere perché… con l’intervento comunicazione su Bellezza da contemplare, bellezza da possedere.