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fino al 28.VII.2012 Gilbert & George Napoli, Galleria Alfonso Artiaco
napoli
Tra Dickens e i Sex Pistols, tra Blow up e Fumo di Londra, la cronaca di Londra congeda l’artista e si trasforma in arte ma sostituendo, al diorama magico e casuale delle immagini di città, la raccolta per soggetto di manifesti di giornali -
iconologico, i temi vengono rappresentati mediante la loro esecuzione, prova di un continuo scambio dialettico tra pratica e teoria, tra concetto ed oggetto. Si tratta di evidenziare all’interno della propria poetica il principio metodologico che la regola, nella ricerca di far coincidere il metodo con l’opera; così come l’artista si congeda dall’opera, l’opera cerca nell’exemplum la sua ragione d’essere. Insomma per dirla con Blanchot «l’artista si rimette all’opera… [l’opera] alla fine, lo ignora, si richiude sulla sua assenza, nell’affermazione impersonale, anonima che essa è – e niente di più» . Quest’affermazione avviene mediante la realizzazione di esempi concreti e reali del tema prescelto, e mai come in questo caso si presenta ai nostri occhi con la forza dell’impersonalità e dell’anonimato d’autore.