La certosa di San Lorenzo, a Padula, è il più grande complesso monumentale dell’Italia meridionale, si estende su un’area di 51.000 mq ed è stato recentemente riconosciuto dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”. Fondato nel XIV secolo, il complesso, in ottemperanza alla regola certosina, ha la caratteristica di città – certosa che consentiva la realizzazione di un percorso spirituale differenziato tra Padri e Conversi, tra clausura e partecipazione alla vita monastica. L’ora et labora dei certosini è rievocato da questa mostra – non mostra, voluta dal Soprintendente Francesco Prosperetti e curata da Achille Bonito Oliva. Il titolo dato all’evento, Le opere e i giorni, è ripreso dall’omonima opera di Esiodo e racchiude in sé il senso del progetto. Ogni anno nel mese di settembre, fino al 2004, le celle dei monaci sono trasformate in atelier ed ospitano una ventina di artisti che lavorano individualmente o tra loro, ciascuno con il proprio linguaggio. Il tema di quest’anno è il Verbo (nel 2003 sarà il Precetto, nel 2004 la Vanitas), inteso come mente, principio e fine di ogni cosa, forza creatrice. Per i certosini, il verbo come linguaggio, era l’opportunità di entrare in contatto con diverse culture attraverso gli incontri con i religiosi che provenivano per lo più dal Nord Europa e che si fermavano al Padula. Luogo di incontro e di confronto era la città – certosa che ancora oggi, in una realtà storica diversa, si dimostra aperta a nuove esperienze. Non è una mostra “istituzionale” (nell’accezione che siamo soliti
Le celle agli artisti sono state consegnate il 9 settembre; tutti i giorni sarà possibile visitare il complesso monumentale, mentre durante i fine settimana sono previsti incontri con gli artisti e dal 27 settembre saranno esposti i primi pezzi del museo sperimentale d’arte contemporanea “Certosa”. Le opere realizzate infatti, costituiranno la base della raccolta permanente del museo. Sono 24 gli artisti quest’anno: Maurizio Cannavacciuolo – Gianni Caravaggio – Letizia Cariello – Alessandro Diaz de Santillana – Ilaria Drago – Isabella Gherardi – Thorsten Kirchhoff – H. H. Lim – Rosaria Lo Russo – Fabio Mauri – Dorte Meyer – Gian Marco Montesano e Giulia Basel – Tommaso Ottonieri – Luca Pancrazzi – Luca Maria Patella – Mimma e Vettor Pisani – Antonio Rezza e Flavia Mastrella – Lucia Ronchetti – Roberta Silva – Alessandra Vanzi – Lello Voce – Valentino Zeichen. La mostra nel suo svolgimento è documentata da un video di Pappi Corsicato e dalle fotografie di Maria Mulas. Senza dubbio un progetto arduo, di cui parleremo anche dopo la chiusura, che si spera sarà da volano per la promozione del vallo di Diano, luogo incantevole dove la natura è ancora padrona.
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manuela esposito
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Che bello!!!Il grande fratello dell'arte!!! Ma ... come mai.....Sempre gli stessi.....?????
Sono napoletana e ne sono fiera ma confesso una grossa secca non conosco bene la napoli antica e spero che con i vostri articoli di riuscire finalmente a scoprire il suo antico prestigio. A presto