“A chronicler of our age”: così viene definito dal curatore
tedesco Thomas Weski il fotoreporter inglese Martin Parr (Epsom, 1952), dal ’94 nella
prestigiosa scuderia della Magnum Photos. A Napoli arriva un’interessante
selezione di alcuni suoi brillanti e ironici scatti realizzati negli ultimi
quarant’anni. Al centro della sua visione vi è l’uomo, l’uomo comune, borghese,
che spende il proprio tempo cercando di farlo passare, trascorrere nei modi più
semplici ma al contempo bizzarri e grotteschi.
Parr resta incantato dalla visione del mondo che lo
circonda e che presenta spesso aspetti stranianti: ecco allora le piste da
ballo all’aperto per attempati signori, le camere da letto sontuose e kitsch, i
salottini rassicuranti, le compassate sale da the con avventori assorti in
tristi pensieri. Se un denominatore comune esiste nelle foto di queste quattro
decadi, è certamente lo sguardo incantato e ironico sulle persone, sui loro
gusti, spesso cattivi, talvolta pessimi, sulle loro stranezze, isolate e accentuate
dalla fissità dello scatto.
Particolari spesso buffi, spesso raccapriccianti, come i
cappellini (vero elemento di predilezione da parte di Parr, una sorta di
sineddoche visiva) delle donne “perbene” e così tipici, distintivi, borghesi.
Allora esilarante appare lo scatto dalla grande sapienza tecnica in cui il
dettaglio di un cappello a larga tesa di una dama è sbeffeggiato dalla presenza
di una mosca.
Ecco dunque che lo sguardo di Parr preferisce posarsi su un
particolare beffardo, che di fatto ridicolizza la situazione mondana nella
quale si trova la donna vestita impeccabilmente alle corse di destrieri di
Galway in Irlanda. A Parigi, invece, alcuni compassati borghesucci in paletot e
con identica bombetta guardano i cavalli con sguardo allucinato, apparendo come
i distaccati membri di una loggia massonica.
Tra i bersagli preferiti da Parr vi è senz’altro il
turismo di massa, nel quale si ha l’impressione di dare spesso il peggio di sé,
affollando siti d’arte, zone archeologiche e luoghi di svago alla ricerca di un
appagamento che distolga dalla vita quotidiana e dai suoi affanni. Un turismo
come quello dei giapponesi, popolo escursionistico per eccellenza, in posa
davanti al Partenone di Atene o a bagno nelle grandi e agghiaccianti piscine al
coperto ,nelle quali sono ricostruiti scenari naturali. I bagnanti nipponici
non sono poi tanto diversi da quelli inglesi “arenati” al tiepido sole di
Mereseyside o sulle spiagge di Goa. Perché la moderna condizione di turista
accomuna di fatto persone di cultura e nazionalità diversissime tra loro.
È una fotografia sarcastica e sociologica quella di Martin
Parr, che con il suo occhio registra e denuncia la volgarità che ci circonda,
declinata attraverso colori accesi e carichi, talvolta eccessivi. Così come gli
sguardi, i gesti, le pose, gli atteggiamenti delle persone raffigurate, intente
solitamente a divertirsi e a passare il tempo in qualche modo, per sfuggire
alla noia.
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giulio brevetti
mostra visitata il 6 maggio 2010
dall’otto aprile al 29 maggio 2010
Martin
Parr – Four Decades
Studio Trisorio
Riviera di Chiaia, 215 (zona Chiaia) – 80121 Napoli
Orario: da lunedì a venerdì ore 10-13.30 e 16-19.30; sabato ore 10-13.30
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel./fax +39 081414306; info@studiotrisorio.com; www.studiotrisorio.com
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