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Villa (Lecco, 1976; vive a Genova), che si sta anticipatamente smontando
nella galleria napoletana di Mimmo Scognamiglio, ha la forza di una
premonizione, l’incisività di una domanda alla quale non si può non rispondere.
È con questo ultimo progetto, infatti, che il noto gallerista partenopeo ha
scelto di chiudere i battenti dello spazio contemporaneo nella sua città, per
dedicarsi completamente alla sede milanese.
Eppure, guardandoli in esposizione sui muri delle
due sale, questi racconti urbani e Mediterranei creano l’illusione della
complicità, della compartecipazione, come due facce di una stessa medaglia.
L’urbano dei grattacieli alti e svettanti, dei piccioni nelle piazze, degli
uomini incravattati e omologati negli uffici, del caos e dei vetri rotti. E poi
il Mediterraneo, preziosamente annotato su carta antica, delle navi che perdono
e degli aerei che partono, degli ex voto e delle mani che acchiappano, dei
pesci e dei gabbiani, abitanti liberi e inconsapevoli tra cielo e mare.
La ricerca è estetica e psicologica, rivolta
com’è verso la varietà del creato e la molteplicità del paesaggio, perché oggi
i confini sfumano e il Mediterraneo può avere talvolta un volto molto urbano. È
una chiave di lettura perfetta per Partenope, città complessa, amata e violentata,
facoltosa e morta di fame, odorosa e fetida, sfavillante e buia come il giorno
e la notte, double face ma mai bugiarda.
Pacchiana nella prima sala, rumorosa e
aggressiva, accelerata e veloce a rincorrere quel tanto di globalizzato che la
fa un po’ moderna. Ma subito silenziosa e poetica nella sala successiva,
ordinata, soave e quasi sacra, in quel misto di naturale e divino che la rende
unica.
L’artista-architetto ha raggiunto vari traguardi,
intascando nel 2007 la vittoria del Premio Celeste nella sezione pittura. A
Napoli il suo lavoro ha la forza della leggerezza, muovendosi sui fogli e sui
muri con matite, pennarelli, acquerelli e inchiostri, come disegni di un
bambino creativo che racconta quel che sa e non quel che vede, inventandosi una
storia tutta sua, ma che è la verità. Perché Napoli è anche questo.
Villa
e il Premio Celeste 2007
ivana porcini
mostra visitata il 15 novembre 2010
dal primo ottobre al 30 novembre 2010
Nicola Villa – Urbano/Mediterraneo. Storie e volti da
una città di mare
a cura di Pietro Montone
Mimmo Scognamiglio Arte Contemporanea
Via Mariano d’Ayala, 6 (zona Chiaia) – 80121 Napoli
Orario: da lunedì a venerdì ore 10-18.30
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel. +39 081400871; fax +39 08119576621; info@mimmoscognamiglio.com; www.mimmoscognamiglio.com
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