10 settembre 2012

Fino al 31.IX.2012 Eric Wesley, The Natural Order of Things Napoli, Galleria Fonti

 
Bauli, tele e sedie Thonet come membra di un corpo in continua evoluzione. E l'artista si riscopre cardine di una rivoluzione formale per cui ogni oggetto diviene simbolo del mondo che cambia -

di

Una riflessione tutta in progress quella che, a distanza di sei anni, stimola Eric Wesley (Los Angeles, 1973) a confrontarsi ancora una volta con le possibili fattezze da conferire alla sempre mutevole rivoluzione sociale. Come il naturale prolungamento di quel parallelismo filosofico che tanto contraddistinse la precedente esposizione negli spazi di Fonti, l’artista californiano torna ad analizzare il complesso rapporto formale tra pieni e vuoti in cui, tangibilissima metafora, si cela l’ordine naturale delle cose. Lo spazio gemellare tra gli ambienti espositivi e i depositi soprastanti la galleria, nell’immutata disposizione dei contenuti, provoca in Wesley lo spunto per avviare quel cambiamento materico che altro non è che la trasposizione in concreto dei mutamenti nell’ordine sociale di cui l’artista è chiamato a farsi carico. Sedie, mobili e quant’altro si spostano dal piano superiore al gemellare spazio sottostante in una ieratica fissità con tanto di polvere e lanugine, dove la storia della galleria irrompe prepotentemente in ogni singolo oggetto dislocato.

Identico, eppure mutato. Così lo spazio ed i suoi volumi divengono simbolo di quella rivoluzione formale a cui l’uomo non può sottrarsi, ma che anzi auspica, delegandone però all’artista il compito di intravvederne i getti delineandone i frutti.

Un’ideologica pianta a croce funge poi da slancio per la realizzazione di un fedelissimo modello in scala della galleria nelle sue fattezze, colmo nei suoi pieni e avido nei vuoti, dove agli oggetti meticolosamente ricostruiti si unisce la miniatura di una tela da lui realizzata in occasione della mostra quale frammento di storia in divenire poiché parte integrante del luogo rappresentato. Particolarmente sedotto dalla presenza di diversi esemplari di sedie Thonet 14, l’artista rievoca inoltre in modo entusiastico il ruolo di fondamentale importanza che negli anni ’30 ricoprì questo semplicissimo elemento di design, simbolo di un modo tutto nuovo di rapportarsi agli altri e del radicale cambiamento sociale in fermento in quegli anni.

In una logica descrittiva che segue lealmente l’installazione performativa dei primi ambienti, prendono vita due tele raffiguranti la pianta ideale della galleria, dove il transfert degli oggetti rappresentati non è una tradizionalistica raffigurazione speculare, ma il ribaltamento di macchie di colore per mezzo del piegamento del foglio.

Ogni oggetto, luce e barriera architettonica partecipa così al completamento di una solenne staticità, nella quale lo spettatore è l’unico a concedersi il lusso di modificarne i pieni e i vuoti incedendo liberamente tra gli spazi delineati.

Francesca De Ruvo

dal 25 maggio al 31 settembre 2012

Eric Wesley, The Natural Order of Things

Galleria Fonti,

Via Chiaia 229, 80132 Napoli

Orari:
 dal lunedì al venerdì
 o su appuntamento 
ore: 11/14-16/20

Info: +39 081 411409, 
info@galleriafonti.it



LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui