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Il percorso espositivo, all’interno dello storico Museo di Salerno, comprende una ventina di opere su tavola, alcune di grande dimensioni, realizzate da Omar Galliani a partire dagli anni Novanta e fino a oggi. Per Galliani, il disegno è sempre stato uno dei principali strumenti d’esplorazione e di ricerca, vissuto nel solco della tradizione ma, allo stesso tempo, aperto alle dinamiche innovative. L’artista crea sguardi e figure di donna fortemente presenti ma, al contempo, evanescenti, grazie alla sapiente tecnica grafica che sfrutta le caratteristiche del supporto ligneo per dare risalto alle immagini, con il chiaroscuro e i segni incisi. Così, la figura che ne viene fuori si carica di insolita spiritualità e magica seduzione. Insomma, un’ossessione assidua e continua del corpo e del volto, spesso indagato da un’unica e solitaria presenza ripresa più volte, immersa magicamente in una atmosfera eterea segnata dal mistero della notte e da un tempo trascorrente che si attarda a evidenziare i simboli oscuri dell’universo, “sospeso e perduto tra im/possibili costellazioni”, mentre in primissimo piano affiorano strani segni ricorrenti che nascono dall’inconscio, come rose, dragoni, fiori, spade, anelli, teschi e persino strane forbici, a rilevare dati sensibili che l’occhio distratto non percepisce.
Omar Galliani, Sguardi – La seduzione del Disegno Italiano
Galliani di certo sa come indirizzare il nostro sguardo oltre il limite, come mettere a nudo la leggerezza dell’essere, la provvisoria emozione di un attimo e la rivelazione ultima condensata in superficie. I delicati segni del nero che ne vengono fuori accarezzano la superficie dell’opera e allo stesso tempo contraddicono l’apparenza del reale. Una dimensione, quindi, vissuta a livello profondo, alla ricerca dell’ignoto, ri/velata a occhi chiusi tra un insolito battito d’ali e un provvisorio frammento di senso affiorato in superficie. Non è un caso se Galliani si chiede: “è il cielo che mi guarda o sono io ad essere guardato dal cielo?” – oppure – “quanto siamo piccoli rispetto all’immensità della notte scura che ci fa sognare?”.
Troppi dubbi aleggiano nell’aria e nella sostanza di queste opere contrassegnate dalla bellezza e dall’indeterminatezza della poesia, tra un cupo abbaglio di luce e un’ombra inquieta che fugge all’improvviso all’orizzonte, per divenire incantesimo e sortilegio dell’anima. Un procedere assorto che tra apparizione e svelamento non si limita al dato puramente percettivo ma va oltre, incanta lo sguardo invitandolo a una sorta di dialogo con l’opera, trattenendolo nel misterioso magma dell’istante alla ricerca di qualche sguardo inquieto che possa svelarci qualcosa del nostro precario agire.
Sandro Bongiani
mostra visitata il 27 aprile 2019
Dal 27 aprile al 31 maggio 2019
Omar Galliani, Sguardi – La seduzione del Disegno Italiano
Museo Diocesano San Matteo
Largo Plebiscito 1 (84125) – Salerno
Info: storici.ambientesa@arti.beniculturali.it