La serie di immagini fotografiche, che Jan Vercruysse significativamente chiama Camera Oscura intende, “mettere in scena” soggetti letterari ( Alice nel paese delle meraviglie ), soggetti tratti dalla storia dell’arte (il Colabottiglie di Marcel Duchamp ) ed altri sprigionati dalla sua fantasia. In queste fotografie è sempre presente un unico personaggio in costume che sembra far riferimento ad un contesto storico e geografico ben definito, ma sullo sfondo appare una
Eppure Jan Vercruysse si diverte anche a travestire tutti i suoi personaggi!
Le sculture in mostra sono i Tombeaux, strutture di vari materiali (principalmente in legno) che apparentemente sembrano assomigliare a specifici mobili, ma la cui funzione rimane incerta ed in taluni casi totalmente misteriosa. Una sorta di leggii in legno nero che contengono grandi fogli su cui sono trascritti componimnenti musicali ci ricordano l’origine del titolo dato a queste misteriose sculture: dal francese
E se i mobili rappresentati dall’artista non avessero mai contenuto alcun oggetto? Se fossero stati realizzati per non contenere nulla? Essi sarebbero comunque il simbolo d’una necessità , il “conservare”, che è tipica di qualunque animale, ma che solo nell’uomo è diventata cronica e si è tramutata in “accumulare”, il male peggiore della società occidentale.
marco izzolino
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