La collettiva a cura di Marco Altavilla e Daniela Lotta propone lavori di Alessandra Andrini, Paolo Bertocchi, Simone Cesarini, Vanessa Chimera, Marina Fulgeri, Andrea Melloni, Sandrine Nicoletta, Sissi, Anna Visani, Alice Volta…
A questa nuova generazione di artisti, ormai conosciuti ed ampiamente apprezzati in ambito bolognese, è stata offerta dalla T293 la possibilità di fare un’ esperienza dal punto di vista umano oltre che artistico capace di generare nuove e stimolanti collaborazioni. Fondamentale è stata per loro l’Accademia di Belle Arti, come centro di formazione e di aggregazione, unita all’interesse di curatori estremamente aperti a scoprire nuove realtà artistiche. La loro ricerca può inscriversi all’interno di coordinate comuni, essendo infatti caratterizzata da un utilizzo libero di diversi mezzi di intervento, da una rinnovata attenzione nei confronti del reale e da una riflessione attenta a sperimentare nuove possibilità formali e concettuali, il tutto restituito in lavori dall’impatto visivo gradevole ed accattivante.
Andrea Melloni continua una ricerca incentrata sugli stereotipi del linguaggio, i suoi piccoli cubi, nuove forme viventi, si riproducono e invadono gli spazi della quotidianità.
Nei tessuti di Paolo Bertocchi si condensano stati emotivi, intrisi di ricordi. Sissi si propone come una dea di una nuova mitologia lasciando il suo corpo germogliare in morbide forme simil-organiche. Alessandra Andrini indaga i processi comunicativi, cercando di romperne l’automatismo a cui siamo assuefatti. Vanessa Chimera cerca punti di relazione attraverso cui l’esperienza singola possa configurarsi come territorio condivisibile. Simone Cesarini indaga i meccanismi percettivi generando imprevedibili incongruenze. Anna Visani è particolarmente attenta ad un coinvolgimento relazionale ed altamente sinestetico. Alice Volta cercando
I consensi in ambito bolognese sono ormai consolidati ma è comunque necessario per tutti loro cercare di imporsi sempre più a livello nazionale; per alcuni ciò sta già succedendo da tempo sia con esposizioni che con prestigiosi riconoscimenti, basta citare il caso di Sissi (vincitrice del premio Furla per l’arte) e di Marina Fulgeri (selezionata per il corso di Giulio Paolini della Fondazione Ratti).
Se Bologna negli ultimi anni si è distinta come uno dei centri più attivi e vitali per la giovane arte, la ricognizione offerta dalla T293 ha dato a questi giovani artisti una ulteriore possibilità di crescita ed arricchimento nel confronto con un contesto altrettanto vivace e animato come quello napoletano.
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