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24
novembre 2009
fino al 5.XII.2009 Dario Molinaro Benevento, Magazzini Pescatore
napoli
Fra installazioni site specific, tele e disegni, un giovane artista presenta il proprio studio. Uno spazio vitale in cui s’incontrano ricordi ed emozioni. E gli oggetti di cui un artista non può fare a meno...
Per la sua mostra beneventana, Dario Molinaro (Foggia, 1985) trasforma la
galleria in un vero e proprio studio, confrontandosi così per la prima volta
con il site specific. Esponendo la ricostruzione del suo luogo di lavoro – In
my studio è anche
il titolo della mostra – l’artista pugliese presenta al pubblico un lato più
personale: lo spazio creativo dove s’individua la sua autenticità, tra ordine,
disordine e arte allo stato puro.
Svelando se stesso e ogni tipo di curiosità che stimola la
mente di un profano dell’arte, Molinaro permette di entrare in un “garage” ove
sono visibili tutti quei particolari solitamente celati in uno studio: un
cestino pieno di carte, un tavolo scritto che racconta la vita, post-it con
numeri telefonici, quadri ancora da appendere, disegni da finire e tanto
colore. Un ambiente reale, dinamico e giovane: l’autoritratto tipico d’un
artista molto legato al passato e al proprio lavoro.
Attraversare gli oggetti che compongono le installazioni
significa dunque attraversare non solo il Dario Molinaro artista ma, allo
stesso tempo, avvicinarsi al Molinaro inteso come uomo, dotato d’una specifica
personalità.
Tutta la mostra si fonda sul ricordo e sulla presentazione
del “sé medesimo” vivibile nella ricostruzione dello studio-garage, nei disegni
e nelle tele, dove il protagonista è nuovamente l’artista stesso, visto nella
sua quotidianità. I disegni sono una rivisitazione delle foto di famiglia e ne
ripercorrono l’infanzia e l’adolescenza.
La particolarità è lo stile con cui Molinaro ri-crea le
immagini: si tratta infatti di disegni realizzati esclusivamente in grafite,
accompagnati da stralci di alcune canzoni dei gruppi che hanno segnato la storia
del rock. I soggetti sono feste di compleanno, ricordi d’asilo, atmosfere
domestiche, immagini spontanee. In un disegno, ad esempio, il protagonista
insieme agli amici si allontana esclamando un verso d’una nota canzone, I
wanna be well. Il
ritorno al passato è ribadito dall’effetto stropicciato creato sui fogli di
carta disegnati.
Completano la mostra alcune tele dai colori pop e
dall’impronta graffitara. Anche in questo caso ritroviamo elementi personali,
ossia gli oggetti dell’artista e degli altri protagonisti dei disegni. E pure
le tele sono rivisitate con pezzi di canzoni e testi, come se a parlare fossero
gli stessi personaggi rappresentati.
Libri, macchine fotografiche, bottiglie, scale: tutto ciò
che potrebbe sembrare banale è reso indispensabile da Molinaro. Per raccontare
il proprio vissuto e la propria personalità.
galleria in un vero e proprio studio, confrontandosi così per la prima volta
con il site specific. Esponendo la ricostruzione del suo luogo di lavoro – In
my studio è anche
il titolo della mostra – l’artista pugliese presenta al pubblico un lato più
personale: lo spazio creativo dove s’individua la sua autenticità, tra ordine,
disordine e arte allo stato puro.
Svelando se stesso e ogni tipo di curiosità che stimola la
mente di un profano dell’arte, Molinaro permette di entrare in un “garage” ove
sono visibili tutti quei particolari solitamente celati in uno studio: un
cestino pieno di carte, un tavolo scritto che racconta la vita, post-it con
numeri telefonici, quadri ancora da appendere, disegni da finire e tanto
colore. Un ambiente reale, dinamico e giovane: l’autoritratto tipico d’un
artista molto legato al passato e al proprio lavoro.
Attraversare gli oggetti che compongono le installazioni
significa dunque attraversare non solo il Dario Molinaro artista ma, allo
stesso tempo, avvicinarsi al Molinaro inteso come uomo, dotato d’una specifica
personalità.
Tutta la mostra si fonda sul ricordo e sulla presentazione
del “sé medesimo” vivibile nella ricostruzione dello studio-garage, nei disegni
e nelle tele, dove il protagonista è nuovamente l’artista stesso, visto nella
sua quotidianità. I disegni sono una rivisitazione delle foto di famiglia e ne
ripercorrono l’infanzia e l’adolescenza.
La particolarità è lo stile con cui Molinaro ri-crea le
immagini: si tratta infatti di disegni realizzati esclusivamente in grafite,
accompagnati da stralci di alcune canzoni dei gruppi che hanno segnato la storia
del rock. I soggetti sono feste di compleanno, ricordi d’asilo, atmosfere
domestiche, immagini spontanee. In un disegno, ad esempio, il protagonista
insieme agli amici si allontana esclamando un verso d’una nota canzone, I
wanna be well. Il
ritorno al passato è ribadito dall’effetto stropicciato creato sui fogli di
carta disegnati.
Completano la mostra alcune tele dai colori pop e
dall’impronta graffitara. Anche in questo caso ritroviamo elementi personali,
ossia gli oggetti dell’artista e degli altri protagonisti dei disegni. E pure
le tele sono rivisitate con pezzi di canzoni e testi, come se a parlare fossero
gli stessi personaggi rappresentati.
Libri, macchine fotografiche, bottiglie, scale: tutto ciò
che potrebbe sembrare banale è reso indispensabile da Molinaro. Per raccontare
il proprio vissuto e la propria personalità.
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mostra visitata il 7 novembre 2009
dal 7 novembre al 5
dicembre 2009
Dario Molinaro – In my studio
a cura di Mimmo Parente e
Gerardo Di Feo
Magazzini Pescatore Arte
Contemporanea
Via San Pasquale, 36 (zona Arco
di Traiano) – 82100 Benevento
Orario: da lunedì a sabato ore 10-13
e 17-20
Ingresso libero
Info:
tel. +39 082421864; info@magazzinipescatore.it; www.magazzinipescatore.it
[exibart]
bravo dario!