A poco più di un anno dalla scomparsa, si tenta di ricostruire con questa mostra l’itinerario artistico di un personaggio importante della pittura italiana del ‘900.
Si può iniziare con le opere informali degli anni ’50, risalenti al periodo di adesione al Gruppo degli Otto(1952-54) di Venturi e Vedova, caratterizzate da una ricerca informale ossia libera da qualsiasi costrizione
imposta dalla prospettiva e dalla figurazione, fino ad arrivare alle rappresentazioni forti ed ironiche dell’uomo alle soglie del 2000.
L’impressione che se ne trae è quella di un’artista intenso e vigoroso che in tutte le fasi del suo cambiamento stilistico non ha mai cessato di esaltare il potere straordinario della materia pittorica quale veicolo
privilegiato delle intuizioni umane e dei suoi messaggi. Ed è proprio in questo passaggio dalle emozioni interiori alla voglia di comunicare all’esterno che ci sembra risiedere il motivo del cambiamento stilistico. Le prime
opere partecipano dello spirito avanguardistico degli anni ’50, anni nei quali si portava all’estremo la capacità espressive della materia pittura, laddove in seguito si fa spazio l’esigenza di comunicare dei contenuti che per Moreni sono soprattutto il travagliato rapporto tra l’uomo
e l’incombente avanzamento della tecnologia: Un’opera come “La lampadina bioelettronica lancia il bengala delle probabilità, Regressivo consapevole”, o la lunga serie di “Marilù muore, ciao..perché?” riflettono chiaramente un disagio che conduce alla rivolta dei sentimenti rispetto
all’assedio della tecnica espresso talvolta attraverso una simbologia traboccante di un dissenso aspro e ironico.
Articoli correlati:
L’arte di Emilio Vedova
Afro Antologica 1950-1975
Ciro Di Nardo
Esperienze, cataloghi, libri, alberi: le idee per i regali di Natale 2024 a tema arte e cultura, scelti dalla redazione…
Via libera al progetto per il nuovo Museo dell’Opera del Duomo, commissionato dall’Opera di Santa Maria del Fiore a Guicciardini…
A Castrignano de’ Greci, lo spazio KORA promuove una giornata dedicata alla creatività contemporanea, con le installazioni di Ludovica Carbotta,…
Ha circa 1500 anni e per decenni è stata usata come pavimentazione all'ingresso di una casa, con l'iscrizione rivolta verso…
Al Teatro Mercadante di Napoli, debutta la rilettura di Jacopo Gassmann del Macbeth shakespeariano: un ritratto in chiaroscuro di un’individualità…
MiC, “Partecipazione 2023 ai livelli pre-Covid”. Presentato il volume Minicifre della cultura 2024: dati e analisi su domanda, offerta e…
Visualizza commenti
Mi sarebbe piaciuto vedere piu foto e poi credo che non abbiate detto che la mostra è una sorta di mostra itinerante che andrà a giro per l'italia.
Ciao e W moreni !
Se non erro, non si tratta di una mostra itinerante. E' invece un'antologica, che si sta svolgendo in contemporanea con la rassegna della Galleria Morone di Milano. Le due esposizioni intendono essere una sorta di anticipazione della grande retrospettiva su Mattia Moreni che si terrà in aprile a Torino. Spero di non sbagliarmi.