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Si parla di arte generativa per l’opera di Hirotsugu Aisu, in mostra alla Galleria E23 con un lavoro intenso e avveniristico, in cui le forme simulano il vuoto e, viceversa, il vuoto assume i lati e gli spigoli vivi delle forme geometriche. L’esposizione, a cura di Luca Palermo, segue un andamento nuovo e avvincente, profondamente contemporaneo nell’atteggiamento che lo sostiene e nella resa affascinante e ispirata. “La forma. Il vuoto” costituisce non un punto di arrivo ma un attimo di sosta, in una riflessione che coinvolge Hirotsugu Aisu in tutte le fasi della sua crescita artistica e personale.
Aisu concepisce la videoarte come un complesso meccanico in grado di produrre autonomamente quell’arte a cui ha preventivamente impresso un marchio, una natura, una sorta di provenienza. Il flusso di immagini riprodotte, gli esagoni che si compongono sulla parete bianchissima a riempirne il vuoto, si disfano per ricrearsi in altre forme, secondo un ordine premeditato che suggerisce, tuttavia, un’idea di casualità.
La sua arte non si stenta a definire geneticamente modificata, perché influenzata nel profondo da una miriade di innesti differenti: si riconosce, infatti, un’attrazione cauta e orientale per la filosofia, nell’interrogativo posto alla base della sua opera e relativo al nulla, a un horror vacui subito riempito di forme che danno esistenza al niente. Aisu produce esistenze, nebulose, corpi celesti in una sorta di narrazione velocissima della storia del cosmo. Un universo che non ha nulla a che vedere con il niente senza aria cui siamo abituati a pensare, bensì si definisce come un luogo di pienezza, di luce e colore, di presenze. I light box inseriscono lo spettatore in questa dimensione cosmica, privata del suo senso di angoscia, mentre i neon, disseminati lungo il pavimento, sono un prolungamento di queste forme che non si fermano alla parete, ma si spingono oltre, a invadere tutto lo spazio disponibile.
Dote non scontata nel panorama artistico contemporaneo, Aisu è subito riconoscibile per la sua capacità di servirsi di tecniche multimediali come un tipo di artigianato, individuando, di fatto, soluzioni nuove per una sensibilità legata, tuttavia, alle radici delle cose, alla loro forma atavica e originaria. Aisu è un artista immerso nella cultura italiana, con la carne e con il cibo – ha girato l’Italia lavorando come cuoco di sushi – che ha avuto la forza di sintetizzare il vuoto e il colmo, la tradizione iconica giapponese e la tecnologia e, ancor più difficoltosamente, la sua provenienza e le sue scelte.
Elvira Buonocore
mostra visitata il 27 novembre
Dal 26 novembre 2015 al 7 gennaio 2016
Hirotsugu Aisu, La forma. Il vuoto
Galleria E23
Via T.G. Blanch, 23 – 80143, Napoli
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12, e su appuntamento
Info: 081 048 4111 – infoe23@gmail.com