“Il jette la peinture et la sculpture dans les bras de la photographie”, ha scritto Habib Demba Fall in una articolo dedicato a Ousmane Ndiaye Dago (Ndiobène, 1951; vive in Senegal) e apparso sul quotidiano senegalese “Le Soleil” in occasione della 49esima Biennale di Venezia. Una formula efficace per definire la produzione dell’artista africano, a patto di ridimensionare il peso dell’elemento pittorico nella costruzione complessiva del ciclo Femme Terre, inaugurato al tramonto degli anni ‘90.
articoli correlati
Dago alla Bel Art Gallery di Milano
giuseppe sedia
mostra visitata il 14 ottobre 2008
[exibart]
Fino al 17 novembre 2024 è visitabile The Mountain Touch, una mostra curata da Andrea Lerda e nata da un…
Dopo la personale di Flaminia Veronesi, Aldo Sergio è il secondo artista contemporaneo presentato dalla galleria milanese: la sua mostra…
Per il Padiglione Danimarca alla 60ma Biennale di Venezia, Inuuteq Storch apre uno spiraglio sulla cultura kalaallit e sull’occupazione coloniale…
Ottimi risultati per la Peter Mullin Collection di Bonhams, a Los Angeles. A partire dai lavori di Carlo, Rembrandt e…
Dopo gli interventi di ripristino, tornano fruibili al pubblico nuovi spazi del Vittoriano, restituendo l’idea del progetto architettonico originario e…
Già sede di diverse mostre e progetti di arte contemporanea, la Certosa di San Giacomo, a Capri, ospita il nuovo…