19 dicembre 2003

fino all’ 11.I.2004 Gauguin e la Bretagna Napoli, Castel Sant’Elmo

 
Anche Napoli entra, con un nuovo spazio espositivo, nel circuito delle grandi mostre con Gauguin. Ma come al solito per questo genere di esposizioni le promesse del titolo non sono completamente mantenute. In mostra infatti di Gauguin c’è ben poco…

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Questa mostra vuole celebrare il centenario della morte di Paul Gauguin, che viene esposto per la prima volta nella città partenopea. In esposizione circa cento opere, ed è curata da Andrè Cariou, direttore del Musée des Beaux-Art di Quimper.
Il percorso inizia con i documenti fotografici sulla comunità di Pont-Aven, che fino al 1830-1840 è un villaggio isolato, lasciato in disparte dalle grandi vie di comunicazione. L’arrivo della ferrovia cambia le cose: Pont-Aven diventa una tappa per raggiungere Parigi. La cittadina viene scoperta Paul Gauguin dagli artisti, che sono attratti dalla morfologia del territorio: una vegetazione d’altura in riva al mare. I costumi tipici della Bretagna e la docilità della popolazione a farsi ritrarre, hanno fatto sì che nell’estate del 1866 si registrasse la nascita di una colonia d’artisti.
E’ questo il vero nucleo tematico della mostra: La colonia di artisti di Pont-Aven e l’influenza su questa, dell’arrivo e permanenza tra loro, nel 1886, di una forte personalità come quella di Paul Gauguin. In effetti quadri a firma del “Capo della scuola simbolista”, nonostante la mostra porti il suo nome, sono presenti in una piccola percentuale e solo questo taglio dato all’esposizione può giustificarne le promesse.
Sono in mostra i quadri dell’amico e discepolo Emil Bernard, con cui Gauguin crea: “il sintetismo” o “cloisonnisme”, riferendosi allo smalto e alle vetrate medievali, il cui campo di colore è delimitato da un bordo metallico. Si aggiungono O’Conor, Filiger, Moret, Maufra, Slewinski, il paesaggista originario di Nantes Emile Dezeunay, il teorico Maurice Denis, che esporta a Parigi l’estetica di Gauguin, con la linea programmatica del gruppo Nabis.
Forse la vera notizia è che la mostra inaugura i nuovi spazi del carcere alto del museo di Castel Sant’Elmo. Sono quasi diecimila i metri quadri ricavati da un ex deposito su progetto dell’ingegnere Bruno Macchiaroli e L’architetto Lucio Turchetta. Gli spazi espositivi attrezzati secondo i criteri piùPaul Gauguin avanzati, sono il nuovo fiore all’occhiello della Soprintendenza. Consideriamo Gauguin e la Bretagna una prova generale…

carolina guadagni


GAUGUIN E LA BRETAGNA
Castel Sant’Elmo via Tito Angelini, 20 (Vomero)
Periodo: 18 ottobre 2003- 11 gennaio 2004
Informazioni tel. 848 800 288;
Biglietto: intero €7.50; ridotto 5;
Orari: dal martedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 18.30.
Lunedì chiuso. Il sabato e la domenica la mostra è aperta fino alle 20.00
Aperta: l’8 dicembre dalle 9.30 alle 18.30, il 25 dicembre 2003 dalle 9.30 alle 20.00, il 1° gennaio 2004 dalle 14.00 alle 20.00
Da domenica 9 novembre 2003, per tutte le domeniche, rimarrà aperta fino alle 20.00.
www.gauguinelabretagna.it
La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano, dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli.
Organizzata da Civita.
Il catalogo della mostra è edito da Skira


[exibart]

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