Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Con la sua impronta inconfondibile, Lawrence Weiner torna da Alfonso Artiaco confermando la solida collaborazione, ormai di lunga data, con il gallerista napoletano. Il titolo di “Piles of used marble breaking the water”, seconda personale dell’artista negli eleganti spazi di Piazzetta Nilo, riprende una delle opere esposte, riportando dritto al filo conduttore della mostra: un sottile gioco di forze, di pesi e contrappesi che, nella nitidezza della parola scritta, trovano un ideale punto di equilibrio. Levità e gravità, azioni e direzioni opposte si incontrano nello spazio bianco della parete, suggerendo un nuovo binomio in cui all’affermazione, rimarcata nei profili delle lettere che la compongono, si accompagna la suggestione, del tutto individuale, che questa intende lanciare.
Quelle immagini descritte a chiare lettere si configurano, infatti, come messaggi evocativi e non assertivi, che assumono forma e senso nella relazione che stabiliscono con lo spazio e con la coscienza di chi li osserva. Weiner porta così avanti la sua poetica, sempre impregnata di un concettualismo “minimalista” e sempre mutevole nell’invariabile stile grafico, a sottolineare ancora una volta che i caratteri sono solo un viatico convenzionale tra sensibilità diverse.
È dunque alle nostre esperienze contingenti che fanno appello le opere dell’artista, costituite da frasi in grado di descrivere un irrappresentabile che prende corpo in immagini mentali, per esistere unicamente nello spazio cerebrale. Qui, lettere adesive applicate sulla tabula rasa della parete bianca si trasformano in oggetti dotati di tre o più dimensioni, alla stregua di sculture, come l’artista stesso definisce i suoi lavori.
Lawrence Weiner, Piles of used marble breaking the water, Veduta parziale della mostra. Ottobre 2018. Galleria Alfonso Artiaco, Napoli. Courtesy Galleria Alfonso Artiaco, Napoli. Foto: Francesco Squeglia
Installate a campire le grandi pareti della galleria, le opere assumono le misure delle sale che occupano, ripetute in italiano e in inglese. A ognuna i suoi colori, ulteriori indizi per una trasmissione che punta sull’empatia più che sulla restituzione di oggetti precostituiti.
Mucchi di marmo usato che infrangono le acque del Golfo di Napoli apre la mostra con un omaggio alla città che rimanda a quello fatto dall’artista stesso nella stazione Toledo della metropolitana e con un immediato richiamo alla materia come elemento costitutivo dell’opera. Non una materia consegnata in senso letterale nella sua oggettualità ma suggerita con un linguaggio che offre assai maggiori possibilità di visualizzazione, che cerca piuttosto l’innesco di un universo immaginativo. Ritorna l’acqua in Non offrendo resistenza/Follow the flow, cui fa da contrappunto Offering no resistance/Segue la corrente; e se qui viene suggerito un principio di adattamento alle più familiari leggi della natura, altrove si ricerca il luogo o il momento del loro annullamento. Come nell’ideale sospensione della forza di Coriolis, forse sulla linea di confine tra i due emisferi, riecheggiata in Galleggiando sull’acqua sospeso nel punto dove il senso orario ed antiorario cessano di valere, opera-culmine del percorso, per dimensioni e potenza evocativa, che chiude l’esposizione, questo «viaggio culturale tra i materiali» dove «ci si può perdere, come in un labirinto di significati».
Brunella Velardi
Mostra visitata il 17 novembre 2018
Dal 27 ottobre all’8 dicembre 2018
Lawrence Weiner, Mucchi di marmo usato che infrangono le acque
Galleria Alfonso Artiaco
Piazzetta Nilo, 7 – 80134, Napoli
Orari: dal martedì al sabato, dalle 10 alle 20
Info: info@alfonsoartiaco.com